Dema, vertice al Ministero, si apre uno spiraglio

BRINDISI- Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza dei funzionari, Mattia Rosego e Giampiero Castano si è svolto un incontro in plenaria con la D.A. del Gruppo Dema, le organizzazioni sindacali rappresentate nelle varie realtà aziendali, i rappresentanti delle Regioni Puglia e Campania e il rappresentante di Invitalia, per riassumere la situazione del gruppo alla luce del parere favorevole espresso dal tribunale di Napoli alla procedura concorsuale che dovrà avere nei prossimi mesi l’approvazione del piano di salvataggio del Gruppo da parte della maggioranza dei creditori. Per la Ugl metalmeccanici erano in presenza il Segretario Confederale Adelmo Barbarossa e la Dirigente Sindacale UGL metalmeccanici Vittoria Buccarini mentre, da remoto, erano presenti i Segretari Ugl metalmeccanici di Napoli Ciro Esposito e Brindisi Massimo Lorenzo.

“L’azienda nella persona dell’A.D. Rodolfi ha riassunto il percorso che ha portato alla situazione attuale, a oggi il Gruppo Dema ha a libro paga 561 dipendenti distribuiti su 4 stabilimenti due in Campania e due in Puglia di cui 83 nello stabilimento della società DAR. A ottobre 2022 – dichiarano i segretari Ugl – la Cig interessava il 60% della forza lavoro mentre a oggi interessa il 25%, con la prospettiva di arrivare a fine anno al 20%. Il Piano industriale presentato al tribunale fallimentare di Napoli prevede a oggi la cessione del sito Brindisino di DAR ad una azienda del Gruppo Italsistemi che ha presentato una proposta vincolate per reimpiegare tutti i dipendenti su attività legate sempre a produzione di componentistiche strutturali aeronautiche, mentre a oggi, l’altro sito di Brindisi dovrebbe essere chiuso. Per i siti campani invece si dovrà prevedere il possibile accorpamento di Somma Vesuviana e Paolisi in una altra location più adeguata alle esigenze produttive. Il Gruppo Dema – continuano i Sindacalisti Ugl – fornisce particolari strutturali per la Divisione Aerostrutture del Gruppo Leonardo e per Airbus. Le prospettive future per questo tipo di attività saranno nei prossimi anni sicuramente positive. Il fondo finanziario, indicato da Invitalia, ha finora sostenuto economicamente il Gruppo e si farà carico del pagamento di tutte le pendenze verso i creditori e si farà anche carico di investire per rilanciare le attività produttive, anche la regione Puglia, attraverso l’intervento dell’assessore Leo Caroli, ha dato disponibilità a supportare le aziende del Gruppo presenti in Puglia al fine di garantire la piena occupazione per tutti i dipendenti senza lasciare indietro nessuno. Ci potrebbe essere l’interesse di un Gruppo industriale operante nel settore aeronautico, per rilevare l’intero gruppo Dema ma al momento non si è apertamente palesato. Ci auguriamo come Ugl metalmeccanici che anche con il fattivo e propositivo supporto del MIMIT, si possa trovare una soluzione positiva e definitiva per tutti i dipendenti degli stabilimenti interessati e che si arrivi ad un rilancio e ad una crescita dell’industria nazionale dell’aerospazio, che risulta strategica per il nostro Paese:  le prospettive ci sono tutte bisogna cogliere l’opportunità che si stanno presentando. Ovviamente- concludono –  la soluzione di una acquisizione totale da parte di un player leader del settore aeronautico sarebbe sicuramente la migliore, in quanto permetterebbe di avere subito disponibili quelle competenze manageriali che in questo momento in parte sono mancanti”.

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