Deposito GNL, il deputato M5s, Traversi : “Progetto folle, interpellanza a Fratin e Salvini”

BRINDISI- Continua a far discutere il progetto Edison per la realizzazione di un deposito GNL a Brindisi, questa mattina il deputato M5s,  Roberto Traversi, con una nota ha annunciato una interpellanza sottoscritta anche dal presidente Conte e da tutti i deputati pugliesi del M5s indirizzata  ai ministri Fratin e Salvini. “L’autorizzazione per il deposito di Gas Naturale Liquefatto Edison all’interno del porto di Brindisi, che ha avuto disco verde nell’agosto dello 2022 con un decreto ministeriale, è semplicemente folle e priva di buon senso. Le controindicazioni messe in fila negli ultimi anni da Comune e Provincia di Brindisi e dai cittadini sono tante e tali che un governo serio e attento dovrebbe stoppare subito questo sciagurato iter- scrive Traversi- Per tale motivo, il M5s ha deciso di presentare al governo un’interpellanza urgente, sottoscritta anche dal presidente Conte e da tutti i deputati pugliesi del M5s, per chiedere ai ministri Fratin e Salvini se sia il caso di procedere con un progetto tanto infausto. Abbiamo inviato anche una lettera formale: riteniamo che sia inaccettabile modificare il piano regolatore portuale rivedendo i parametri anche per far posto a questo impianto”. Sempre nella nota il deputato dei 5 Stelle spiega i motivi per i quali si ritiene il progetto del deposito Edison inadeguato al sito brindisino.  “Un deposito Gnl situato nel cuore dello scalo portuale, vanificherebbe innanzitutto i cospicui investimenti economici fatti per i lavori infrastrutturali in cantiere, volti a rendere all’avanguardia il collegamento ferroviario del porto con la rete nazionale. Questo deposito limiterebbe e non di poco la movimentazione container, di fatto “azzoppando” lo scalo sul fronte del trasporto merci. Non solo. Inoltre la torcia dell’impianto verrebbe a collocarsi nel cono di atterraggio dell’aeroporto brindisino, e ciò potrebbe comportare dei rischi relativi ai fumi- dice-  Senza dimenticare, inoltre, la questione inquinamento e gli impatti sanitari e ambientali che la struttura comporterebbe, e l’impossibilità di poter mettere a punto un efficace piano di emergenza in caso di incidente di rilevante entità. Noi riteniamo che la gatta frettolosa rischia, al solito, di fare figli ciechi. E di procedere con un’altra decisione dissennata: per un progetto simile è necessario l’annullamento dell’iter in autotutela e l’avvio di una valutazione di impatto ambientale nazionale. Se come più volte ha ribadito a parole Fratin crede davvero nella transizione energetica, fermi subito questa follia ancorata a logiche energetiche del secolo scorso. Diversi anni or sono i brindisini riuscirono a bloccare l’idea di un rigassificatore a largo delle loro coste. Come rappresaglia ora piazziamo loro un deposito di Gnl dentro al loro porto?”

BrindisiOggi

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