Depuratore sabotato, e canale Reale porta lo schifo nella riserva di Torre Guaceto

BRINDISI/CAROVIGNO- Qualcuno le chiama acque depurate perché provengono dal “depuratore”. Questo schifo proviene si dal depuratore, ma finisce nell’oasi naturale di Torre Guaceto. Sfocia nel mare, nell’area A, la zona  nella quale non si può fare neanche il bagno per non alterare la flora e la fauna marina. Questa mattina nel mare della riserva è finito di tutto.

scarico torre guaceto cartello Il paradosso è che qui non solo scarica canale Reale che recupera le acque da Villa Castelli passando per Francavilla sino a giungere nel mare della riserva, ma in questo letto da  qualche giorno scaricano anche i reflui del depuratore di Carovigno. Lo ha disposto la Regione Puglia il 2 settembre scorso, quando il dirigente del Servizio risorse idriche ha rilasciato all’Acquedotto Pugliese l’autorizzazione all’esercizio dello scarico provvisorio nel Canale Reale delle acque reflue del nuovo impianto di depurazione di Carovigno. Il risultato è stato quello che si vede in queste foto. Schiuma bianca e densa che fuoriesce dai tubi, si getta nel canale per finire in mare.

Immediatamente il consorzio di Torre Guaceto nella giornata di oggi ha deciso di sospendere il rilascio di scarico torre guaceto 2autorizzazioni per la pesca sportiva per un principio di precauzione, in attesa di valutare le conseguenze a livello sanitario sugli stock ittici della Riserva, per effetto proprio  dell’attivazione dello scarico dei reflui urbani di San Vito dei Normanni e San Michele Salentino attraverso il depuratore Consortile di Carovigno.

Dopo la decisione della Regione il consorzio ha comunque presentato un esposto alla Procura della repubblica di Brindisi, ai Noe, alla Capitaneria di porto e al Corpo forestale.

Quello che accaduto sarebbe legato ad un sabotaggio verificatosi ieri pomeriggio al depuratore in questione, lo ha comunicato lo stesso Acquedotto pugliese.

“Nel tardo pomeriggio di ieri il nuovo depuratore consortile di Carovigno – scrive Aqp in un comunicato – ha subito un gravissimo sabotaggio ad opera di ignoti che hanno impedito al refluo trattato dall’impianto il regolare deflusso nella condotta premente dello scarico, chiudendo due saracinesche a monte e valle di un attraversamento ferroviario e tagliando la parte superiore della campana. Il tempestivo intervento dei tecnici di Acquedotto Pugliese, che hanno operato ininterrottamente per tutta la notte, ha consentito il ripristino della funzionalità della condotta e scongiurato ben più gravi danni”.

Insomma basti che il depuratore non funzioni per creare danni. Se qualcuno aveva dei dubbi da oggi non ne avrà più.

Lucia Portolano

 

 

 

 

 

 

1 Commento

  1. Quel tipo di scarico sarà la normalità per 60 giorni e in caso di malfunzionamento (molto probabile in questo tipo di impianti o di estate quando i flussi turistici aumenteranno e il depuratore non sarà in grado di reggere) e non è per niente correlato al fantomatico sabotaggio (dove qualcuno a solo cercato di chiudere dei rubinetti)

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