Dimesso da una struttura protetta , tenta il suicidio con il gas, i Cobas alla Asl: “Aprite un’inchiesta”

BRINDISI- Dimesso da una struttura psichiatrica perché ritenuto idoneo a vivere da solo, tenta il suicidio con il gas.

Poteva finire in tragedia, solo l’intervento repentino dei vicini di casa e dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio.

Un uomo i circa 60 anni, con problemi psichici, ha tentato il suicidio nella propria abitazione aprendo la bombola del gas. L’odore acre, tuttavia, si è diffuso oltre che nell’appartamento anche nell’intero condominio facendo scattare l’allarme.

E’ una storia che viene dalla provincia di Brindisi ed a raccontarla è Bobo Aprile, segretario dei Cobas.

Si tratta di un caso a dir poco assurdo. L’uomo dopo 20 anni di ricovero in una struttura protetta era stato dimesso perché ritenuto in grado di potersi prendere cura di se.

  “Idoneo a vivere e gestirsi da solo, in un percorso definito di autonomia supportato dal  distretto sanitario di competenza” così scrivevano i responsabili della struttura  due mesi fa all’atto delle dimissioni.

“La vogliamo raccontare perché è forse una storia dovuta ai tagli della sanità alle persone che vivono un disagio psichico- dice Bobo Aprile- Un gesto forse evitabile ,  ma  questo non lo sapremo mai  perché molto spesso questi fatti cadono nell’oblio della fretta quotidiana. Vogliamo essere affianco in questa storia agli utenti  delle “Case per la vita”,  e ad altre strutture psichiatriche che stanno per subire tagli o depotenziamento .Sono sempre i più deboli a pagare il prezzo più alto”.

Questo uomo con il suo gesto disperato  non solo ha messo in grave pericolo la sua di vita ma anche quella di coloro che gli stanno intorno.

Ora i Cobas chiedono alla Asl che si apra un’inchiesta interna per valutare attentamente l’episodio affinché ci siano sempre minori possibilità che si possa ripetere.

“Chiediamo che non vi siano  tagli indiscriminati alle strutture , ma una valutazione sui servizi colpendo dove si ritiene  vi siano delle inefficienza e valorizzando le esperienze positive-dicono- Ma soprattutto salvaguardare gli utenti che sono sempre nostri figli e fratelli , vittime di una società che travolge tutto e tutti  che lascia indietro inesorabilmente chi vive  momenti di difficoltà”.

BrindisiOggi

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