Dirigente Enel alla presentazione del candidato del Pd, pronta un’interrogazione parlamentare

BRINDISI- La presenza di un dirigente Enel alla presentazione del candidato sindaco del Pd, Nando Marino, nonché presidente dell’Enel Basket, arriva in parlamento.

Pronta un’interrogazione parlamentare dell’on. Nicola Ciracì e del senatore Vittoria  Zizza (CoR).

“Denunceremo nelle massime sedi istituzionali la gravità di quanto accaduto ieri sera a Brindisi, e cioè che uno dei più alti dirigenti locali di una società a partecipazione statale presenziasse e addirittura plaudisse alla presentazione di un candidato sindaco-dicono- il funzionario Enel, il cui maggiore azionista è lo Stato italiano, ieri (30 marzo 2106) era seduto in prima fila durante l’ufficializzazione di una delle candidature a primo cittadino nel capoluogo adriatico, tenutasi presso una struttura ricettiva del posto, quasi a “benedire” quella stessa investitura”.

dirigente enel di giovine presentazione candidato sindaco marino brindisi“Riteniamo che i fatti di ieri – sottolineano Ciracì e Zizza – siano assolutamente preoccupanti e, per questo motivo, chiederemo lumi ai Signori Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico”.

“È normale – proseguono – che una delle principali aziende del Paese, per giunta a partecipazione pubblica, parteggi così spudoratamente per un candidato piuttosto che per un altro?

Il conflitto d’interessi del candidato Marino comincia proprio da qui: fermo restando il ruolo che Enel recita a Brindisi, quale libertà e autonomia potrebbero avere un domani, in fase di stipula delle convenzioni, nei confronti di questa società un presidente della Regione, un presidente della Provincia e un eventuale sindaco che già in campagna elettorale siano stati da essa stessa in qualche modo sostenuti?”.

E ancora: “Il candidato sindaco di Brindisi Marino è anche presidente della locale società di basket, sponsorizzata guarda caso da Enel, che milita nella serie A nazionale: se un indizio è un indizio, se due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova, è quantomeno legittimo sospettare che qualcosa non quadri, che questa campagna elettorale per il rilancio di un ente e di una comunità – ancora scossi dalle recenti vicende giudiziarie – non cominci sotto i migliori auspici e che i cosiddetti poteri forti stiano compiendo ogni sforzo perché tutto cambi in modo tale che, in fondo, tutto resti uguale: Giuseppe Tomasi di Lampedusa e il suo Gattopardo docent”, concludono il deputato e il senatore di CoR.

BrindisiOggi

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