Discarica Formica, Nicastro: “Il Comune ignora il suo parere favorevole e il Pd legga le carte”

BRINDISI-  Autorizzazione integrata ambientale per il raddoppio della discarica di Formica Ambiente, la Regione mette i puntini sulle “i” , rigetta al mittente le accuse e spiega, attraverso l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, le ragioni per cui sono state concesse le autorizzazioni. Il rappresentate della giunta di Vendola punta il dito contro il Comune di Brindisi, o quanto meno gli ricorda le sue competenze e quel parere favorevole rilasciato dall’amministrazione brindisina attraverso i suoi tecnici e mai ritirato, nonostante le dichiarazioni del sindaco Consales.formica autigno

“L’impianto di recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali in località Formica a Brindisi è stato autorizzato con provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale dell’Ufficio Inquinamento e Grandi impianti- spiega Nicastro- tenendo conto dei pronunciamenti dei soggetti chiamati ad esprimersi all’interno della conferenza di servizi. Nello specifico il Comune di Brindisi ha prodotto un parere favorevole, con determina dirigenziale nr. 136 del 10 settembre 2013, all’impianto con prescrizioni che sono puntualmente confluite nel provvedimento di autorizzazione. In ragione di questo ho difficoltà a comprendere le dichiarazioni di chi accusa gli uffici regionali di aver ignorato il punto di vista del Comune”.

L’assessore all’Ambiente regionale si rivolge anche al partito democratico, forza di maggioranza alla Regione Puglia che in una nota ieri aveva chiesto all’ente di via Capruzzi di sospendere le attività della discarica. I democratici a quanto pare non erano a conoscenza che il ritorno in esercizio di Formica Ambiente era stato disposto dal Tribunale con un provvedimento del giugno 2012, e così Nicastro lo ricorda ai suoi alleati.

“Rispetto a chi invece interviene invitando a sospendere le attività presso il sito in attesa delle conclusioni del processo penale- aggiunge l’assessore- inviterei a consultare il provvedimento di autorizzazione: dalla semplice consultazione del provvedimento infatti si ricavano informazioni preziose che riporto per dovere di chiarezza citando testualmente l’atto amministrativo ‘il Tribunale di Brindisi, in data 12 giugno 2012, considerato che  “la ripresa dell’attività di impresa, sia pure sotto lo stringente controllo dell’autorità giudiziaria, appare maggiormente rispondente anche all’interesse pubblico di tutela della salute e del territorio”, nominava come amministratore giudiziario dell’impianto il sig. Roberto Paoletti’. E ancora: ‘in data 14 gennaio 2013 a seguito risultanze del sopralluogo finalizzato anche alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui all’AIA, il Tribunale di Brindisi autorizzava il gestore a riprendere le attività di normale utilizzo dell’impianto, sotto la sorveglianza dell’amministratore giudiziario”.

Insomma per Nicastro c’erano tutte le carte in regola per rinnovare l’Aia. Va da sé – conclude- che una ripresa dei conferimenti, soprattutto se sotto la sorveglianza dell’amministratore giudiziario, non può prescindere dalle autorizzazioni ambientali: per questo l’iter è stato portato a termine e, sulla base dei requisiti, concesso il parere favorevole”.

Lu.Po.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*