“Dona colore alla vita”, giovani artisti sulla scalinata delle colonne romane

BRINDISI- Il 3 luglio, all’ombra delle maestose colonne romane, artisti brindisini, e non, si sono riuniti per cimentarsi in una solidale competizione organizzata dall’ADMO di Brindisi, il cui tema era “Dona colore alla vita”.

Così, mano ai colori, tutte le fasce d’età hanno gareggiato con il comune obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza che anche una semplice donazione di sangue può significare per un altro individuo. Il tutto incorniciato dal pittoresco paesaggio portuale che tanti artisti ammaliò, attirandoli con le loro tele sulle scalinate fino agli ‘70. Oggi sono ritornati, innamorati come allora, di questa stupenda città.

IMG-20160709-WA0021L’estemporanea si è svolta dalle 17:00 alle 23:00, momento in cui i giudici hanno valutato le opere ultimate. Il primo premio se lo è aggiudicato Gianluca Manzo, studente del 4° anno sezione arti figurative, del Liceo Artistico ‘Edgardo Simone’, durante la cerimonia di chiusura dell’evento, svoltasi al porticciolo turistico, il 9 Luglio. Con questo riconoscimento, il liceo Simone vince per la terza volta consecutiva il concorso, dopo il successo di Asia Bellanova, studentessa del 3° anno sezione arti figurative, arrivata rispettivamente al secondo e primo posto nella prima e seconda edizione. E’ motivo di grande orgoglio per l’Istituto brindisino confermarsi caposaldo dell’arte cittadina per l’ennesima volta, trionfando in un evento che fin dal suo esordio ha visto conseguire, interrottamente, la vittoria dei suoi ragazzi.

La vita è paragonabile a una tela bianca e spetta a noi il compito di riempirla, senza aspettarci di trovarla dipinta. Nessuna tela nasce già realizzata, deve essere abbellita dall’animo dell’artista, da ciascuno di noi, poiché chiunque può diventarlo se ci mette il giusto impegno. Il lavoro è quel che contraddistingue la vera opera d’arte. Ma dobbiamo stare attenti a scegliere la giusta alchimia cromatica, perché guai a mischiare male i colori. Cosa succederebbe se mettessimo del rosso di rabbia e del verde di invidia, invece del rosso della purezza e del verde della rinascita? La miscela sbagliata potrebbe generare conseguenze catastrofiche, quanto quella giusta esiti meravigliosi.

C’è però chi non ha nemmeno i colori per poter colorare la propria vita, ed è questo il compito dell’ADMO: donare, con il supporto degli artisti, il meritato colore che ogni vita ha diritto ad avere. Perché a chi piacerebbe essere un filo di tessuto in una tela vuota?

Mattia Tagliente 3B

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