Dopo il focolaio nell’azienda, la Prefettura: “Controlli domiciliari per chi è in quarantena”

MESAGNE- Dopo il focolaio nell’azienda mesagnese, la Prefettura: “Controlli domiciliari per chi è in quarantena”. A seguito della  significativa insorgenza di casi di positività al COVID-19, accertata dopo la  sottoposizione a screening del personale dipendente di una industria conserviera, sita nella città di Mesagne e di alcuni istituti scolastici, effettuata dal Dipartimento  di Prevenzione Generale della ASL, il  Prefetto Bellantoni  ha presieduto, nel pomeriggio odierno, in videoconferenza, una riunione tecnica di coordinamento  con la partecipazione dei Vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, del Sindaco di Mesagne e del Direttore del Dipartimento di prevenzione generale della Asl .  Scopo dell’incontro procedere ad un compiuto esame della questione e valutare ogni necessario intervento finalizzato ad assicurare le prescrizioni sanitarie previste nella circostanza, al fine di circoscrivere la diffusività del contagio.

A tal riguardo, l’Amministrazione Comunale ha già adottato specifica ordinanza con misure inerenti la sospensione delle attività didattiche, la chiusura di tutti gli impianti sportivi comunali , dei distributori automatici di bevande, dei mercati, con esclusione delle attività dirette alla vendita dei generi alimentari, nonché la sospensione dell’attività dell’industria conserviera dove si sono registrati i contagi.

 Inoltre, si è stabilito di disporre mirati  servizi, con il concorso delle Forze di Polizia e della Polizia Locale, al fine di scongiurare indebiti allontanamenti di quanti sono sottoposti a quarantena domiciliare obbligatoria.

I controlli riguarderanno, a breve raggio, i dipendenti dell’azienda interessata ed i contatti stretti e , a largo raggio, la popolazione in generale, atteso il grado di diffusione del  contagio.

 I cittadini di Mesagne, su appello del Prefetto e del Sindaco, sono invitati a praticare, con rigore, le consuete misure precauzionali ed ad attenersi scrupolosamente alle regole della “ zona arancione”, allo scopo di bloccare l’ulteriore diffusione del virus.

BrindisiOggi

 

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