Dormitorio, sovraffollato e sporco, una struttura al collasso, gli operatori: “Qui rischiamo grosso”/Video

BRINDISI- Oltre 200 persone là dove il limite consentito è appena 80. Il dormitorio di via Provinciale San Vito a Brindisi è una bomba ad orologeria. L’episodio di questa notte, i due colpi di fucile scaricati sulla porta d’ingresso dell’edificio, riporta l’attenzione su di una struttura oramai al collasso.

Il movente del gesto criminoso resta oscuro, al momento, ma è facile saltare alle conclusioni. L’intolleranza e l’odio razziale sono le ragioni, per assurdo, più logiche. Anche se le forze dell’ordine sminuiscono e parlano dell’atto di qualche balordo.

Intanto è stata convocato un vertice urgente  in prefettura sull’ordine e la sicurezza.

Il dormitorio quindi è al momento sotto la lente delle autorità.

Oggi si sono svolti una serie di sopralluoghi.

L’edificio è stato ristrutturato tre anni fa, ma anche solo osservando il cortile esterno, basta un colpo d’occhio per comprendere lo stato di degrado in cui versa.

Cumuli di masserizie e spazzatura di ogni tipo lungo il perimetro della struttura ed al suo interno la situazione è anche peggio se si immagina che vi sono almeno 200 persone che vi dormono.

Il dormitorio è aperto ogni giorno dalle 19 della sera alle 9 del mattino. E’ un ricovero notturno e quindi durante il resto della giornata non è consentito l’accesso.

La struttura è comunale ma è gestita da una società “Città servizi” che fondamentalmente si occupa di aprire e chiudere il dormitorio. Durante le ore notturne all’interno restano due operatori volontari che considerato il numero degli ospiti, non si può fare a meno di pensare che forse sarebbe necessaria qualche persona in più.

Gli ospiti sono gran parte africani, provenienti da Burkina Faso, Nigeria, Ghana. Alcuni vivono di lavori saltuari o stagionali, altri ancora il lavoro se lo inventano.

Questa mattina  il nostro occhio elettronico ha ripreso gli esterni e gli interni della struttura fotografando la vita di queste persone e le condizioni in cui sopravvivono.

Centinaia di materassi, giacigli improvvisati, asciugamani sparsi danno l’idea della precarietà in cui questa gente vive.

“Il problema- dicono gli operatori- non è una questione di numeri. Il problema è che nessuno fa manutenzione. A tre anni dalla ristrutturazione nessuno è più venuto a fare un sopralluogo. Abbiamo segnalato tante volte le problematiche d questo dormitorio con tanto di carte protocollate al Comune. Nessuno si è fatto vedere. Persino gli estintori non sono stati ricaricati, qui se scoppia un incendio sono guai”.

La struttura era stata sottoposta a lavori di riqualificazione qualche anno fa, per la precisione era stata riconsegnata a marzo 2013. Da allora secondo le dichiarazioni degli operatori che lavorano all’interno, nessuno si è preoccupato di fare manutenzione.

I bagni e le docce sono state ricavate all’interno delle stesse stanze in cui dormano gli ospiti. Bagni privi di finestre dove dieci docce sono separate da dei pannelli di cartongesso. Le infiltrazioni d’acqua sono all’ordine del giorno.

Il video e le foto che vi proponiamo mostra con chiarezza lo stato dei luoghi.

Ma in  questo piccolo reportage ci siamo imbattuti anche in belle storie come questa di un giovane che raccoglie scarpe usate, centinaia, le pulisce, le ripara e poi le spedisce nel suo paese dove la sua famiglia le rivende al mercato. E’ il suo modo per contribuire al sostentamento dei suoi cari, anche da lontano.

Lucia Pezzuto

trova le scarpe le pulisce e le manda a casaqueste tutte le scarpe

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3 Commenti

  1. Il fenomeno immigratorio è al momento l’unico vero motore italiano di crescita economica ( sia ben chiaro,per pochi);
    nel prossimo futuro .azzi amari per molti.Ma che importa,fin che la barca va …..

  2. Esatto, Laura Africa, e sono d’accordissimo con te. La solita solfa idiota di certa ideologia sinistrorsa che quando vedeva le loro cose mettersi male o non aveva che rispondere ti diceva “fascista”. Oggi, innanzi al TOTALE FALLIMENTO di qualsiasi politica di accoglienza, allo SFASCIO sociale del fenomeno immigratorio, alla grande RUBERIA associata agli immigrati , se tu li inchiodi alle loro responsabilita’ o peggio metti in discussione la loro fonte di ruberia ( le sovvenzioni per onlus e volontariati pro-clandestini/immigrati) ti tacciano subito di “razzista”.Che poi tutti sti sciagurati vivano peggio delle bestie, a loro non frega nulla. Come loro vogliono far finta di non vedere che la palazzina FS ex mensa e dormitorio ferrovieri è stata di nuovo( cioè credo da oltre qualche annetto a questa parte) occupata da disperati e clandestini.Ma non fa nulla: basta sprizzare buonismo da tutti pori, e questo basta.

  3. Parlare di odio razziale è totalmente fuori luogo. L’intolleranza della gente non è nei confronti degli extracomunitari. È piuutosto nei confronti della situazione e di come viene gestita. E nei confonti di chi la gestisce e di chi la sfrutta. A scapito degli immigrati e dei concittadini stessi. Poi nascondere tutto ciò dietro la parola razzismo e spostare continuamente l’attenzione fa parte del gioco

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