Droga in carcere: il poliziotto parla, gli altri due negano

BRINDISI- Hanno risposto alle domande del magistrato i tre indagati accusati a vario titolo  di aver fatto arrivare della droga ad alcuni detenuti del carcere di Brindisi. Si è svolto questa mattina dinnanzi al gip Maurizio Saso l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Salvatore Papadonno, 48enne brindisino, agente della penitenziaria, Aldo Cigliola e Vito Braccio. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite martedì scorso, su richiesta del pm Milto De Nozza.PAPADONNO Salvatore

Papadonno è accusato di aver comprato, detenuto e portato la droga in carcere, gli altri due di averla procurata, quando erano agli arresti domiciliari.CIGLIOLA Aldo

L’agente della penitenziaria in servizio da anni nel carcere di via Appia, assistito dall’avvocato Vito Epifani, ha rilasciato la sua deposizione, non si è sottratto alle domande del magistrato, avrebbe ammesso alcune circostanze, anche quella di essere  stato lui un assuntore di sostanze stupefacenti.

BRACCIO VitoHanno negato di  aver mai venduto o procurato la droga invece gli altri due indagati, Vito Braccio e Aldo Cigliola, difesi dall’avvocato Ladislao Massari.

 Cigliola ha raccontato che una volta Papadonno  si era rivolto a lui per procurarsi della droga in quanto mandato da un detenuto, ma lui si sarebbe rifiutato. Racconto che a quanto pare sarebbe stato confermato dalla stesso agente.

Contro di loro diverse intercettazioni ambientali e telefoniche. Papadonno avrebbe portato la droga in carcere durante l’orario di servizio, soprattutto di notte quando c’erano meno controlli.

 La segnalazione da cui l’indagine è partita è arrivata direttamente dall’ambiente penitenziario, una fonte che ha riferito nomi, cognomi e circostanze che dopo le investigazioni dei carabinieri della compagnia di Brindisi con la collaborazione della stessa polizia penitenziaria hanno trovato riscontro.

Lu.Po.

 

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*