Edificio pericoloso, alla fine il Comune chiude un’altra scuola, l’assessore: “Chiudiamo con amarezza ma dobbiamo intervenire”

BRINDISI-  Alla fine gli uffici comunali decidono di chiudere la scuola per una verifica accurata della condizione dell’immobile dopo che i vigili del fuoco hanno evidenziato uno stato di pericolo, e quindi indicato come non fruibile lo stabile .

Domani saranno sospese le attività didattiche presso la scuola materna comunale Santa Rita al quartiere Paradiso. Lo hanno stabilito questo pomeriggi i tecnici e gli assessori competenti, Gioacchino Margarito all’Istruzione, e Cosimo D’Angelo ai Lavori Pubblici.

Nelle aule piovono calcinacci a causa di alcuni rigonfiamenti. Si è provveduto a picchettare ma il soffitto va riparato, e vi è  il rischio anche in altre zone dell’edificio per questo i vigili del fuoco hanno dichiarato lo stabile pericolo  e non fruibile.

“Con grande amarezza e dispiacere- spiega l’assessore Margarito, che nella vita fa anche il docente- con l’assessore D’Angelo abbiamo deciso di sospendere per domani le attività scolastiche e di convocare un tavolo tecnico per le verifiche appropriate. Dopo la relazione dei vigili del fuoco questo provvedimento era inevitabile. Prima di tutto la sicurezza dei bambini e poi il resto”.

Solo quattro giorni fa era stata chiusa un’altra scuola al quartiere Paradiso, l’elementare Pertini, i problemi sempre gli stessi, lì  si aggiungevano anche i topi.

“Siamo dispiaciuti che si tratti ancora una volta di una scuola che si trova in quartiere già martoriato- continua l’amministratore pubblico- solo in un’ultima istanza avremmo voluto sospendere le attività. La condizione delle scuole di Brindisi non è comunque delle più gravi in Italia”.

Per questo motivo l’assessore annuncia che giovedì prossimo con i presidi delle scuole materne, elementari e medie sarà firmato un protocollo d’intesa voluto dall’amministrazione comunale per coordinare le attività e gli interventi di questo genere per meglio affrontare le problematiche.

Non è possibile che i lavori si facciano ad anno scolastico iniziato, quando i problemi sono atavici,  così come sta accadendo in altre scuole della città che in queste settimane sono interessate ai lavori di pitturazione mentre i bambini si trovano all’interno degli edifici.

Per quanto riguarda la Santa Rita il tavolo tecnico deciderà come programmare gli interventi di riparazione, nel frattempo ci cercheranno delle alternative per i bambini affinchè non perdano altri giorni e non si creino disagi alle famiglie che pagano le tasse per mandare i propri figli a scuola.

Lucia Portolano

4 Commenti

  1. Sono una mamma di un alunno dell asilo ” agazzi” sono una lavoratrice e da 10 g pago 12€ al g per una ludoteca dove mio figlio possa aspettarmi alla fine del mio turno di lavoro! Vorrei sapere a chi inviare la fattura per il rimborso spese ! A quale ufficio del comune ??????? Perché ‘ ovvio che il disaggio io lo pretendo pagato! Caro sindaco/ caro preside…. Dico a voi perché voi avete il dovere di rapportarvi con noi in prima persona … Invece d perdere 10g di lezione potevate benissimo offrirci un altra aula
    Che sia nella mameli che sia nell acr della chiesa
    Insomma avete fatto flop anche qst volta!

  2. mi dispiace che se ne parli solo ora ,ma per quanto riguarda l’altra scuola materna sorelle agazzi,si sta dormendo, fin ora noi mamme abbiamo cercato di stare tranquille e mantenere la calma ,ma quando ci sentiamo prese in giro allora nooo… i nostri bambini sono a casa da ben 10 giorni e ancora non abbiamo avuto nessuna notizia da parte del preside di una probabile riapertura ,ne tanto meno dai signori del comune per una soluzione alternativa ,bisogne per forza di cose essere aggressivi per poter avere delle risposte !! assurdoooo

  3. Lodevole l’intervento dei politici (una buona azione non si spreca mai) ma la questione deve essere affrontata dai tecnici. Ma questo non accade perché non c’è una figura istituzionale che faccia i dovuti controlli. Dovrebbero essere i VVF a verificare lo condizioni di stabilità e di sicurezza; PRIMA dell’inizio dell’anno scolastico o, meglio ancora, al termine dell’anno scolastico. Ed avere così circa tre mesi di tempo per porre rimedio.

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