Nuovo consiglio provinciale: urne aperte per consiglieri e sindaci

BRINDISI – È aperto da circa due ore e mezza il seggio allestito presso il palazzo della Provincia di Brindisi dove oggi i consiglieri comunali e i sindaci dei 20 paesi del brindisino sono chiamati a eleggere il nuovo presidente dell’ente dopo il periodo di commissariamento che ha visto alla guida Cesare Castelli a seguito delle dimissioni di Massimo Ferrarese. Le operazioni di voto sono previste dalle 8 alle 20 di oggi, lo scrutinio sarà effettuato domani mattina. Molte cose sono cambiate dall’ultimo rinnovo del consiglio provinciale: la Provincia, secondo le norme attualmente vigenti, è un ente di secondo livello e, come tale, le elezioni che restituiranno il prossimo presidente e i futuri consiglieri non sono estese a tutto il corpo elettorale ma solo ai consiglieri comunali e ai sindaci. Due sono i candidati presidente: Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana e segretario provinciale del Pd, e Gianfranco Coppola, primo cittadino di Ostuni.

brunoLe liste da cui verranno fuori i consiglieri comunali, invece, sono 3: Bruno Presidente, Forza Italia e Ncd. Il quadro, essendo queste consultazioni riservate a esponenti di nota fede politica, pare abbastanza chiaro: la lista Bruno Presidente è composta da sindaci e consiglieri comunali di centrosinistra e saranno votati, con ogni probabilità, dai “colleghi” di schieramento; Forza Italia, facendo direttamente riferimento al partito di Silvio Berlusconi, appoggia Coppola e i suoi esponenti saranno votati dai consiglieri del centrodestra sparsi per i paesi della provincia; per Ncd vale lo stesso discorso di Forza Italia ma, a differenza delle altre due liste, non ha un candidato presidente di riferimento. Sulla carta. I leader locali di Ncd, infatti, a partire da Massimo Ferrarese e Ciro Argese, dopo il Gianfranco-Coppolafallito accordo tra Pd e Fi, hanno reso pubblico il loro sostegno a Bruno, ricomponendo l’asse tra centristi e progressisti, seppur sotto bandiere diverse, che portò alla vittoria di Ferrarese, 5 anni fa. Essendo il corpo elettorale numerabile e già chiaramente schierato, la vittoria di Bruno e del centrosinistra allargato pare scontata: se le cose vanno come ci si aspetta, domani Bruno sarà il nuovo presidente della Provincia ma, come in tutte le competizioni elettorali, finché l’ultima scheda utile a certificare e acquisire il risultato non sarà scrutinata, nulla è sicuro.

Un elemento d’incertezza, seppur apparentemente non sufficiente a ribaltare la situazione, è la rottura tra Pd e Sel dopo la decisione dei democratici di candidare a consigliere provinciale il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales: i vendoliani hanno deciso di defilarsi e non inserire in lista nessun esponente del partito. Altre posizioni critiche rispetto alle elezioni così concepite arrivano da alcuni movimenti politici sparsi in provincia: Brindisi Bene Comune, ad esempio, restando nel capoluogo, e gli Ecopacifisti, gruppo storico della sinistra latianese, si asterranno dal voto in polemica per il mancato coinvolgimento di tutto il corpo elettorale nella scelta dei propri rappresentanti. La Provincia dovrà andare, secondo le intenzioni ministeriali, verso la soppressione ma manterrà, comunque, la gestione di alcuni importanti settori quali l’edilizia scolastica, il verde pubblico, le strade e i rifiuti per cui gli eletti saranno chiamati a prendere delle decisioni di non poco conto. Una consultazione elettorale pensata in questo modo, forse, ha un sapore amaro proprio perché gli indirizzi adottati dal futuro presidente e dai suoi consiglieri avranno ricadute dirette su tutti i cittadini che, invece, sono stati scavalcati nella scelta dei propri rappresentanti.

BrindisiOggi

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