Emiliano non risparmia nessuno: “Consales ha capito male la telefonata” e critica Ferrarese. Video

BRINDISI- Il presidente regionale del Pd a Brindisi per presentare la lista Renzi, ma come un fiume in piena Michele Emiliano non si sottrae alle domande sugli ultimi fatti che hanno caratterizzato il suo partito in questa provincia.  Dagli indagati del Pd nella tangentopoli Asl sino all’arresto di un iscritto del partito, nominato da questo per ricoprire un incarico nella società pubblica Santa Teresa, per giungere poi ai tre avvisi di garanzia del sindaco Consales.

Il pd messapico si presenta alle primarie per scegliere il proprio segretario nazionale con le ossa rotte, che Consales ha cercato di ricostruire con la sua autosospensione del partito. Emiliano non nasconde la sua posizione, fa chiaramente capire che lui voleva le dimissioni del primo cittadino. “Sono della stessa posizione di Elefante- afferma il sindaco di Bari- ma non  sfratto nessuno non ho ruolo per farlo. Il partito aveva chiesto al primo cittadino di Brindisi le dimissioni non l’autosospensione, ma siccome il sindaco ha l’investitura del popolo allora deve decidere lui cosa fare. Ha deciso così, se avrà la forza andrà avanti”.

Emiliano ricorda i suoi anni a Brindisi da magistrato, il suo lavoro contro la criminalità di allora, gli anni caldi. Dà la sua solidarietà al sostituto procuratore De Nozza per l’atto intimidatorio subito, fa un po’ di confusione tra Giuseppe e Milto De Nozza. Si scusa  dicendo di non sapere che ci sono due fratelli magistrati nella stessa procura. Lascia però il dubbio ai presenti che entrambi  abbiano potuto subire qualche intimidazione.

Abbraccia il segretario cittadino Antonio Elefante dopo l’incendio alla sua auto, e lancia un messaggio a tutto il Pd: “La politica deve combattere la criminalità ancor prima che intervengano i magistrati. Sappiamo che anche nel nostro partito c’è chi ha operato per interessi personali. Ma sapremo assumere le nostre decisioni”.

Un passaggio poi sulla telefonata tra lui e Consales, ( il primo cittadino di Brindisi aveva riferito che Emiliano si era detto pronto a prendere atto delle sue decisioni): “Il sindaco ha capito male il contenuto della nostra conversazione- aggiunge il presidente del Pd-non era stato autorizzato a renderlo pubblico. Anche perché io avevo detto altro. Come è facile capire da quello che sto affermando questa sera”.

Insomma Emiliano a Consales aveva suggerito le dimissioni.

Ed infine non risparmia la risposta sul Nuovo centrodestra e l’adesione di Massimo Ferrarese. “Se il nuovo centrodestra – afferma il sindaco barese- in Puglia scende con questa forza allora farebbe bene ad aderire al Pd. Ferrarese ha sbagliato a dimettersi da presidente della Provincia per questo oggi entra nel Nuovo centrodestra unica possibilità per proseguire la sua carriera politica. Ferrarese ha sbagliato la sua collocazione, quello che è accaduto qui dimostra che sta bene con il centrosinistra”.

Il sindaco di Bari non si risparmia nessuno.

Intanto con questo clima il Pd domenica sarà chiamato a scegliere il nuovo segretario nazionale del partito e i componenti dell’assemblea. Molti bersaniani a Brindisi passano con Renzi, che trova però sostegno anche nei simpatizzanti di Si Democrazia di Roberto Fusco. Ma tra il pubblico appare anche Rosario Almiento, presidente della Stp. I candidati all’assemblea per Brindisi nella lista di Renzi sono cinque: Giovanni Carbonella, Antonella Vincenti, Marzia Bagnulo, Ernesto Musio e Giovanni Epifani. “Non siamo renziani- conclude Emiliano- ma crediamo in Renzi che ha sparigliato le carte, che vede una possibilità di cambiamento nel partito democratico, l’unico partito che può dare un futuro a questa Italia”.

Lucia Portolano

 

1 Commento

  1. Ma come si fa ad ascoltare le prediche in una riunione di un partito che nel suo statuto vieta l’iscrizione per chi è ancora che magistrato? Ma quando il PD decide di essere diverso dagli altri? Quando il PD decide che le regole valgono per tutti e non solo per gli altri!!!!!!!!!!!!

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