Falsi incidenti stradali: 7 persone denunciate

VILLA CASTELLI – Truffe alle assicurazioni per falsi sinistri stradali per i quali è stato chiesto il risarcimento, denunciate 7 persone. Nel solo anno 2017, erano stati oltre 100 i soggetti denunciati a piede libero. Anche nei primi sette mesi di quest’anno, l’attività finalizzata ad individuare i responsabili delle truffe procede attivamente.

I carabinieri della stazione di Villa Castelli, al termine di attività indagine scaturita da una denuncia-querela presentata il 4 maggio 2018 da una compagnia assicurativa con sede centrale a Roma, hanno deferito in stato di libertà, per il reato di fraudolento danneggiamento di beni assicurati, un 41enne di Vercelli, amministratore unico di una società di noleggio di autovetture con sede in quella città.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che il predetto amministratore ha denunciato, richiedendo un rimborso alla compagnia assicurativa, quattro sinistri stradali tutti simulati in provincia di Napoli nel periodo febbraio – aprile 2018. A seguito di ulteriori accertamenti i militari hanno altresì denunciato altre 6 persone ritenute responsabili di singoli episodi di “fraudolento danneggiamento di beni assicurati”, riguardanti episodi di sinistri stradali simulati nelle province di Napoli Caserta ed Avellino. In alcuni di questi sinistri oltre all’azione risarcitoria concernente i “danni” patiti dalle autovetture, era stato richiesto alla compagnia assicuratrice l’indennizzo per le “lesioni personali” riportate dai conduttori dei mezzi.

E’ una sorta di specializzazione investigativa della stazione carabinieri di Villa Castelli, finalizzata a smascherare le truffe per conseguire l’indennizzo per sinistri stradali mai verificatisi. La fonte dell’attività scaturisce dalle denunce presentate da un legale del luogo per conto di una compagnia assicurativa con sede centrale a Roma.

Infatti, periodicamente vengono formalizzate presso gli uffici di quel Comando Stazione, tutta una serie di denunce-querele relative a “presunti” incidenti stradali verificatisi in varie parti del territorio nazionale e denunciati alla compagnia assicurativa con contestuale richiesta di risarcimento. I militari della Stazione, acquisito l’atto giudiziario, interessano il comando dell’Arma competente per territorio al fine di accertare se il sinistro si sia effettivamente verificato, ed eventualmente chi fra le Forze dell’Ordine presenti sul territorio sia intervenuta per effettuare i rilievi.

Contemporaneamente, procedono all’accertamento anagrafico circa l’effettiva esistenza dei soggetti coinvolti nel sinistro. Espletate tali preliminari attività, con formale comunicazione di notizia di reato, interessano la Procura della Repubblica nel cui Circondario sarebbe avvenuto il sinistro. L’Autorità Giudiziaria, esaminata la documentazione compendiata nella ricognizione informativa della Stazione Carabinieri, può disporre, se lo ritiene, ulteriori accertamenti di natura tecnica, finalizzati a stabilire se effettivamente i soggetti coinvolti: conducenti, testimoni, infortunati, si trovassero nello stesso luogo nel momento dell’evento.

Tale attività investigativa, è finalizzata ad infrenare gli illeciti comportamenti. La norma giuridica prevista dal legislatore e che trova applicazione è l’art. 642 del codice penale che ha quale titolo “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”, che prevede una pena edittale fino a 5 anni di reclusione a chi denuncia un sinistro non accaduto, oppure distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativa al sinistro.

L’attività di contrasto ha fatto sì che, negli ultimi anni, un elevato numero di truffe siano state scoperte, con la conseguente denuncia a piede libero dei responsabili.

BrindisiOggi

 

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