Fermavano sulla statale automobilisti per vendere oro falso, scoperta la truffa

MESAGNE- Fermavano gli automobilisti per strada con la scusa di un guasto alla loro vettura, ma poi proponevano la vendita di oggetti d’oro falso, tre rumeni vengono scoperti e denunciati dai poliziotti del commissariato di Mesagne.  Numerose infatti nell’ultimo periodo erano state le segnalazioni di automobilisti in viaggio sulla strada statale 7 Taranto- Brindisi e  sulla S.S. 613 Lecce-Brindisi che al 113 raccontavano  di una Volkswagen Passat SW di colore grigio e di una Opel Astra SW di colore grigio, con a bordo tre individui che, simulando guasti alle auto, invocavano richieste di aiuto. In alcuni casi gli automobilisti si sono fermati per prestare soccorso per poi scoprire che la vera ragione era quella di proporre loro l’acquisto di monili in oro falso a prezzo stracciato. Tipo un anello da uomo d’oro per 10 euro. Gli agenti del commissariato di Mesagne hanno scoperto la truffa, gli autori un gruppo di rumeni arrivati da un campo nomadi del foggiano, che avevano messo in atto questo tipo di commercio in the road anche in altre zone d’Italia.anelli mesagne

Un primo controllo ai “venditori” era stato già fatto il 9 marzo scorso, quando gli agenti  li avevano fermati e controllati, a bordo della Volkswagen Passat SW di colore grigio. In quella circostanza la quantità di monili in oro che i tre indossavano  era di quantità modesta ma, di fronte alla ingiustificata presenza sul territorio brindisino, era scattata nei loro confronti una proposta per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio.

Si trattava di tre uomini, rumeni, con precedenti specifici per truffa e vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte S.G. di anni 34, T.F. di anni 37,  M.F., di anni 36.

A cinque giorni di distanza, e precisamente 14 marzo scorso, due di quei tre uomini, accompagnati da una donna, G.E. di anni 37, si posizionavano sulla stessa arteria stradale, all’altezza di Francavilla Fontana, con una Opel Astra SW e, simulando un guasto al veicolo, tentavano di fermare le auto in transito.

Un automobilista, ignaro, si è fermato per prestare soccorso, tra una parola e l’altra gli è stato proposto l’acquisto di un anello “in oro” alla somma di 10 euro. Ma l’uomo non si è lasciato raggirare e salito sull’auto ed è andato via, raccontando tutto ad una pattuglia della Polizia Stradale che nel frattempo era riuscita a fermare l’auto con i tre soggetti. Subito dopo i rumeni sono stati portati in commissariato dove si è accertato che due dei tre soggetti erano gli stessi che, il 9 marzo, erano già stati controllati. Dopo la perquisizione personale la donna, ormai sentitasi colta in flagranza, ha consegnato spontaneamente 9 anelli da uomo in apparente oro giallo riportanti, all’interno, i marchi “750” e “18 K”, custoditi in un fazzoletto.

Dalla perizia è emerso che ciò che pareva oro, con tanto di stampigliatura attestante la purezza del metallo, non era altro che banale ferro laccato in oro.

I tre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, l’attività di indagine è ancora in corso,  si stanno verificando altre ipotesi di reato a carico dei rumeni.

 BrindisiOggi

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