Festa dell’Arma dei Carabinieri, comandante Conforti: “Bisogna ripristinare il senso di sicurezza nei cittadini”


BRINDISI- “E’ necessario che il cittadino recuperi quel senso di sicurezza che lo aiuti a vivere con serenità la quotidianità, non bastano le attività di repressione di reati. E’ necessario essere presenti e far sentire la comunità al sicuro” così il comandante provinciale dei Carabinieri di Brindisi, Nicola Conforti, oggi durante la cerimonia per i festeggiamenti del 203 ^ Anniversario dell’Arma dei Carabinieri. La manifestazione si è svolta all’interno della caserma del Comando provinciale alla presenza di autorità militari, civili e religiose. Hanno partecipato anche gli alunni della scuola superiore Morvillo-Falcone, dell’Alberghiero, che tra l’altro hanno curato il buffet, e del Liceo Scientifico Monticelli-Fermi.

L’Arma oggi festeggiava 203 anni dalla sua fondazione ed il messaggio del colonnello Conforti non poteva non partire dalla storia di quegli uomini che con senso del dovere e spirito di sacrificio hanno dedicato la propria vita al prossimo ed alla patria.

Sul territorio provinciale di Brindisi i carabinieri in questi anni hanno lavorato molto per ripristinare la legalità e reprimere il crimine. Nell’ultimo anno, in particolare l’Arma ha aumentato i controlli e la rapidità di reazione dei reparti. Fondamentale l’ azione preventiva e informativa per consolidare il rapporto con la popolazione e aumentare la percezione della sicurezza. Su 62213servizi (il 3% in più dell’anno precedente) sono state controllate 88741 persone e 57009 veicoli, quelli relativi agli arresti 801 contro i 788 dello stesso periodo precedente (1,6% in più).

I fenomeni criminali emergenti (così furti a danno di bancomat, o delle rapine in villa) sono oggetto di una attenta pianificazione preventiva e, d’intesa con la Procura competente, repressiva.

Tra le operazioni più importanti:

  • 10 giugno 2016: presso l’aeroporto di Roma–Fiumicino, questo Comando Provinciale ha tratto in arresto Russo Fabrizio[1]in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Tribunale – sezione GIP – in data 17 aprile 2015, poiché ritenuto responsabile dei reati di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Egli, latitante dall’aprile 2015, era stato arrestato dalla Policia de la Generalidad-Mozos de Escuadra spagnola, su indicazioni investigative del dipendente Nucleo Investigativo, il 12 maggio 2016;
  • 22 giugno 2016: la Stazione di Oria dava esecuzione all’O.C.C., emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, eseguita nell’ambito dell’operazione “Wild Life” coordinata dalla Procura di Brindisi, che portava all’arresto di 4 persone, responsabili a vario titolo per i reati p. e p. dagli artt. 416, 624, 625, 379, 629, 378, 648, 485, 489, 640, 642 C.P. e art.73 DPR 309/1990;
  • 25 giugno 2016, in Villa Castelli (Br), Raffaele Nannavecchia(cl. 1965)napoletano residente a Villa Castelli, esplodeva 5 colpi di pistola nei confronti di Pietro Marchese, pregiudicato di Grottaglie (cl.1986), ferendolo gravemente agli arti inferiori e superiori. Il Nannavecchia nella stessa giornata veniva arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Francavilla in sinergia con il personale della Questura di Taranto e i Carabinieri della Compagnia di Manduria (Ta);
  • 27 luglio 2016, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana e la dipendente Stazione di Oria, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo – emesso dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, concordando le risultanze degli accertamenti patrimoniali espletate dagli stessi Carabinieri – dei beni nelle disponibilità della compagine criminale e all’oritano Francesco Trisoli ( 1964), consistenti in 3 autovetture e un terreno edificabile per un valore complessivo di circa 150 mila €uro.
  • 4 ottobre 2016: in Montalbano di Fasano (BR), militari Stazione CC Pezze di Greco, esito servizio volto repressione reati connessi spaccio stupefacenti, traevano in arresto in flagranza di reato: Valentino Adinolfi ed Emilio Conte. I predetti venivano trovati in possesso delle seguenti sostanze stupefacenti: grammi 40,00 circa di mescalina (allucinogeno); grammi 400,00 di hashish suddivisi in 3 panetti da 100 grammi e in 8 dosi; grammi 145,00 di marijuana suddivisa in 27 dosi; 32 cartoncini 0.5 x 0.5 di lsd; grammi 152,00 di speed suddivisa in 95 dosi; grammi 67,00 di oppio suddivisa in 43 dosi; grammi 19,00 di md suddivisa in 45 dosi. Seguito perquisizione veicolare e personale venivano rinvenuti nella disponibilità del Conte ulteriori: 9 grammi di hashish suddivisi in 10 dosi; grammi 2 di marijuana essiccata e grammi 7 di md suddivisa in 12 dosi. Rinvenuti altresì materiali per il taglio e confezionamento, bilancini di precisione nonché complessivi € 1.635,00 provento di pregressa attività illecita;
  • 31 ottobre 2016: veniva eseguita l’O.C.C., nell’ambito dell’operazione Last Travel, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, sotto le direttive della Procura di Brindisi, a carico di 6 soggetti indagati per avere, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in diverse circostanze di tempo e di luogo, illecitamente detenuto, ceduto e venduto sostanze stupefacenti del tipo hashish. In particolare le indagini permettevano di rinvenire e sequestrare, nel corso dell’attività ingenti quantitativi di sostanza stupefacente delineando così i canali di approvvigionamento dal capoluogo piemontese. Brindisi ed altre province italiane nel corso del 2016;
  • 9 dicembre 2016, personale della Compagnia Carabinieri di Brindisi, a seguito di perquisizione domiciliare, arrestava Giuseppe Raffaele BRANDI, a capo del sodalizio criminale capeggiato dai fratelli BRANDI, contiguo all’organizzazione criminale denominata sacra corona unita e ritenuto responsabile dei reati p. e p. dagli artt. 73 D.P.R. 309/90, perché senza l’autorizzazione di cui all’art.17, illecitamente deteneva, occultati in terreni confinanti a quelli da lui coltivati, svariati quantitativi di marijuana per un peso totale di kg.13,605; 81 c.p., 648 c.p., 2 e 7 legge 895/67, 23 legge 110/75 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, illegalmente deteneva 6 armi comuni da sparo, di provenienza delittuosa, di cui tre clandestine; 697 c.p. perché deteneva, occultati in terreni a lui direttamente o indirettamente riconducibili un caricatore per pistola cal.7.65 privo di colpi nonché centinaia di proiettili e colpi di svariato calibro, senza averne fatto denuncia all’Autorità, pur essendo richiesta; 678 c.p. perché senza la licenza dell’Autorità, deteneva occultati in terreni a lui direttamente o indirettamente riconducibili materie esplodenti ed in particolare n.61 detonatori e n.5 micce.
  • 12 dicembre 2016: veniva eseguita l’O.C.C., nell’ambito dell’operazione Omega, già ampiamente citata al para 1 lett. a., condotta da questo Comando, sotto le direttive della D.D.A. di Lecce, a carico di 58 soggetti, alcuni dei quali già detenuti per altra causa, indagati per essersi associati tra loro per commettere più delitti previsti dagli artt.74 D.P.R. 309/90, 416 bis, 575 c.p. e per detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi e munizioni, tutto aggravato dall’art. 7. Brindisi ed altre province italiane;
  • 20 dicembre 2016, in Brindisi personale di questo Comando unitamente al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri arrestavano in esecuzione ordinanza custodia cautelare in carcere Tatani BURIM(cl.1986), Gianluca(cl.1997) e Salvatore Mario VOLPE (cl.1985), ritenuti responsabili a vario titolo del tentato omicidio di Cosimo IURLARO (cl.1975) e Giuseppe CAPUTO (cl.1958) (verificatosi il 30 maggio 2016, in via Benvenuto Cellini, quartiere Sant’Elia di Brindisi). Le indagini consentivano di accertare che l’evento criminoso pur essendosi verificato in ambienti malavitosi e consumato da soggetti gravitanti nell’area attigua alla criminalità brindisina, di fatto era riconducibile a dissidi scaturiti per ragioni privati e sentimentali e che l’autore materiale del ferimento si identificava in Tatani BURIM;
  • 23 gennaio 2017: in Francavilla Fontana, durante la fuga dopo aver perpetrato una rapina in danno di un impiegato di una ditta di video giochi, uno dei tre banditi veniva colpito mortalmente dai suoi stessi complici. il 1° febbraio 2017, i Carabinieri della locale Compagnia, dopo aver identificato il deceduto rapinatore in Gaetano FIORILE (cl.1997), pregiudicato di Conversano (Ba), hanno eseguito i fermi di p.g. dei conversanesi Roberto FANTASIA (cl.1994) e Pasquale GIANNOCCARO (cl.1987), accusati dell’omicidio del loro complice FIORILE. Il 27 marzo 2017, infine, gli stessi Carabinieri hanno eseguito l’O.C.C. in carcere di Rocco MURRO(cl.1983), anch’egli di Conversano, per aver fornito il sostegno logistico ai predetti;
  • 31 gennaio 2017: in Brindisi, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arresto Daniele MASSARI (cl.1971), su o.c.c. in carcere, ritenuto responsabile di per aver cagionato, il 12 ottobre 2016 e a seguito di un litigio per futili motivi, la morte della propria madre Rita BOVE (cl. 1948);
  • 2 febbraio 2017: in Torchiarolo, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di Nicola DEL VECCHIO (cl. 1959), del luogo, a seguito del rinvenimento, del 18 novembre 2015, di diverse armi clandestine (un fucile e quattro pistole) e munizioni (445 colpi);
  • 6 marzo 2017: i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, della Compagnia di San Vito dei Normanni e del dipendente Nucleo Investigativo, hanno tratto in arresto i fratelli Lorenzo BELLANOVA (cl. 1978) e Adriano BELLANOVA (cl.1993), fruttivendoli del luogo. I due, mentre transitavano nella centralissima piazza Vecchia di Ceglie Messapica, a bordo di un’autovettura Volkswagen Polo, hanno incrociato e bloccato l’autovettura Mercedes Classe A condotta da Cosimo BRUNI, anni 27 del luogo, il quale è stato costretto a scendere dal veicolo e dopo essere stato strattonato da Lorenzo BELLANOVA, è stato attinto da 2 colpi di pistola cal. 7,65 alla gamba sinistra. La vittima, soccorsa e trasportata presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ha riportato varie lesioni giudicate guaribili in 40 giorni;
  • 16 marzo 2017: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato Giuseppe DIAMANTE (cl.1979), residente a Latiano, poiché responsabile dei reati di danneggiamento, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi clandestine, in concorso. DIAMANTE aveva collaborato con il complice Antonio DI CATALDO, nel compiere un atto intimidatorio nei confronti della madre di un pregiudicato, in stato di detenzione. Questi avevano esploso 6 colpi di pistola all’indirizzo della porta dell’abitazione d’ingresso dell’abitazione della donna;
  • 21 MARZO 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, nel corso di mirati servizi finalizzati alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno arrestato il cittadino albanese Abaz MANO (cl.1995) e sequestrato più di una tonnellata e mezzo di marijuana, suddivisa in pacchi da 5 e 20 chilogrammi;
  • 4 maggio 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto nella fase esecutiva dei Carabinieri del Reparto Operativo di Torino, hanno dato esecuzione al Provvedimento di Sequestro Preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso Tribunale di Brindisi, nei confronti di Antonio DI GIOVANNI (cl.1983) e della moglie Eleonora CANNALIRE (cl.1989). I predetti, infatti, risultano intestatari di beni, per un valore di circa 600.000 (seicentomila) euro, ritenuti acquistati con il provento delle attività di spaccio svolte dal DI GIOVANNI.

Al termine della cerimonia sono state consegnate le onorificenze.

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