Bocciato il bilancio del porto, Haralambides: “Non mi dimetto”, guerra tra Consales e dipendenti. Video-intervista

BRINDISI- Il comitato portuale con due voti favorevoli, due astenuti e otto contrari ha bocciato il bilancio consuntivo 2012. I componenti hanno chiesto di rinviare la discussione sulla nomina di Cosimo Casilli a segretario generale dell’ente, e il rappresentante della Regione Giovanni Brigante con il presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne in sede di comitato  hanno chiesto le dimissioni del presidente Hercules Haralambides. Ma il professore greco alla stampa ha rigettato questa ipotesi: “Assolutamente no-ha detto il presidente- domani manderò tutto le carte al ministero, che prenderà atto della bocciatura del bilancio. Le accuse di alcuni componenti sono vuote e senza fondamenta. Io rispondo solo al mio capo, il ministero.

La seduta è durata poco più di un’ora. All’inizio alcuni componenti avevano chiesto di ritornare a discutere il bilancio prima dell’approvazione, Haralambides ha ritenuto che la discussione non fosse più necessaria (ascolta l’intervista) e ha chiesto di andare direttamente al voto. Nero su bianco il bilancio consuntivo è stato bocciato, otto componenti, compresi gli enti locali, hanno votato contro.  Ad un certo punto però ha preso la parola, Laura Cimaglia, in rappresentanza dei dipendenti dell’Autorità portuale, ha letto una nota indirizzata al sindaco.  “I lavoratori dell’Autorità portuale di Brindisi, costretti a vivere da mesi in un clima di forti polemiche e mortificazioni professionali anche a seguito dell’ultimo comunicato stampa del sindaco di Brindisi, Cosimo Consales- si legge nel documento- esprimono il loro disappunto per le dichiarazioni in esso contenute. Dichiarazioni  che reiterano l’azione di svilimento della loro professionalità ed impegno. Azione, questa, strumentalmente adottata troppo spesso dalla politica, principale artefice, invece, delle fortune e sfortune della città-porto, che in questi mesi di forti contrasti ha, sovente, mosso pesanti accuse nei confronti dell’intera struttura. E’ fin troppo facile scaricare responsabilità sui dipendenti, invece di elevare la discussione ai livelli ad essa consoni. Le questioni politiche devono essere lasciate fuori dagli uffici, il cui operato viene  regolarmente sottoposto al vaglio degli organi di controllo preposti”.

Non solo, ma i lavoratori  hanno annunciato che sono pronti a difendere la loro professionalità   anche querelando il sindaco. Minaccia che al primo cittadino non spaventa tanto da dire ” che questa non è una brutta notizia perché finalmente sapremo, davanti ad un giudice, a chi sono finiti questi soldi pubblici, a fronte di un ente che è stato capace di perdere oltre 51 milioni di euro di finanziamenti per incomprensibili ritardi progettuali e per un sostanziale immobilismo della struttura. Se c’è una responsabilità che va addossata alla ‘politica’ è quella di aver consentito a chi opera all’interno dell’Autorità Portuale di gestire le risorse economiche come se si trattasse del proprio portafoglio”.

Insomma tensioni alle stelle. Intanto Consales  chiede il commissariamento dell’Autorità portuale e convoca tutti per lunedì prossimo alle 16,o0  a palazzo Nervegna.   “Inviterò a partecipare tutti i componenti del comitato Portuale, i parlamentari, i consiglieri e gli assessori regionali e i rappresentanti di tutti gli altri enti del territorio- spiega il sindaco- Mi auguro che si concordi sulla proposta di coinvolgere direttamente il presidente Vendola e successivamente il ministro delle Infrastrutture perché si commissari l’ente portuale”.

Lucia Portolano

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