Formica ha un credito con il Comune d 2milioni di euro, Fiorillo: “Volevo rinunciare a 300mila euro, ma dopo la risposta di Errico, vogliamo tutti i soldi”

BRINDISI- Vanta un credito con il Comune di quasi due milioni di euro tra  rifiuti stoccati nella discarica  di Formica Ambiente da Nubile, e quelli arrivati poi con l’ordinanza prevista dalla Regione Puglia, in cui Emiliano stabilì che i rifiuti di Brindisi dovessero essere conferiti a Formica dopo la chiusura di Autigno.

L’amministratore di Formica Ambiente, Vincenzo Fiorillo, dopo anni decide di incontrare la stampa. Vuole raccontare la sua versione dei fatti, almeno quelli recenti, quelli che vanno dalla riapertura di Formica e dei rifiuti portati dall’Oga di Brindisi sino a febbraio 2016, quando termina l’’ordinanza con la quale la Regione dopo lo scioglimento del contratto con Nubile stabilì che i rifiuti dovessero essere smaltiti a Formica. La tariffa era di 70 euro a tonnellata, per un anno si aggiunsero 13 euro per la triturazione. Precisamente il Comune di Brindisi non ha pagato due fattura una di quasi un milione di euro per i rifiuti scaricati da Nubile e 600mila euro direttamente con un contratto con il Comune, ai quali si aggiungono 300mila euro tra tassi di interesse e spese legali. Fiorillo ha dato tutto in mano agli avvocati, sono stati emessi i decreti ingiuntivi esecutivi per per gli enti pubblici possono essere riscossi dopo  4 mesi.

Perché Fiorillo decide di parlare? Lo fa dopo le dichiarazioni di Michele Errico che contestualmente alle sue dimissioni da garante della legalità dell’amministrazione comunale getta ombre sui rapporti tra Fiorillo, la sindaca  e qualcun altro. Il tutto dopo una riunione che si è tenuta a palazzo di città alla presenza dell’amministratore di Formica, di tutti i dirigenti comunali, compreso il segretario comunale e l’avvocato del Comune, al quale incontro partecipò anche Errico. Dopo qualche ora il notaio diede le dimissioni.

“Vi racconto come sono andate le cose- spiega Fiorillo ai giornalisti- volevo proporre al Comune una transazione, ero disposto a  rinunciare a 300mila euro di interessi e spese legali pur di farmi pagare le due fatture. Ed allora chiesi a Marcello Rollo, politico di questa città che conoscono bene, come tutti voi immagino, di voler incontrare l’amministrazione per risolvere questa vicenda, essendoci ormai anche i decreti ingiuntivi a carico del Comune. Lui è riuscito a farmi avere un incontro con la sindaca alla quale ho spiegato come stavano le cose, d’altronde lei non conosceva la situazione perché è una questione pregressa con altra amministrazione. In quella occasione chiamò la dottoressa Destino ( dirigente settore Finanziario) la quale confermò che le fatture non erano state pagate ed allora la sindaca mi disse che avrebbe approfondito questa mia offerta di transazione con i tecnici.”

Poi Fiorillo racconta di aver ricevuto qualche tempo dopo una telefonata dal dirigente ai rifiuti Padula che chiedeva di incontrarlo in Comune. “Io mi sono presentato con il mio ingegnere pensavo fosse un incontro tecnico- aggiunge Fiorillo- ed invece vado lì e trovo un tavolo con 13 persone , tra tecnici, staff, compreso il notaio e l’avvocato del Comune. Insomma era un incontro “politico”. Mi è sembrato un agguato, io non avevo portato il mio avvocato, a saperlo lo avrei fatto. In questa sede ribadisco la mia offerta di rinunciare a 300mila euro. Errico mi chiede di aspettare 4 o 5 giorni. E per me va benissimo, ormai non cambiava nulla avevo già aspettato tanto tempo. Salvo poi leggere dalla stampa tutte quelle sue dichiarazioni.”

Insomma Fiorillo vuole solo i suoi soldi per il servizio prestato e ad oggi non intende più accettare una transazione, ora vuole anche le 300mila euro, tra interessi e spese legali. “I dipendenti hanno lavorato anche delle feste. A Natale invece di stare a casa stavano tra la spazzatura. Questa gente va pagata- dice- l’Oga e la Regione ci avevano chiesto un servizio e noi lo abbiamo dato.”

Nel 2015  la discarica di Formica Ambiente fu dissequestrata  e restituita a seguito di una sentenza di primo grado in un processo per traffico illecito di rifiuti dal nord d’Italia. La società non è mai stata condannata. I giudici decisero   di stabilire l’ immediato dissequestro e la restituzione della discarica, “ tenuto conto- si legge nella sentenza- che nel corso del dibattimento Formica ambiente Srl si è dotata di modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire i reati”.

Fiorillo invece è stato condannato  in primo grado a 1 anno e 10 mesi per corruzione, per questo  ha presentato ricorso in corte d’Appello.

L’amministratore di Formica il notaio lo conosceva già, dai tempi cui  chiese l’ampliamento del della discarica di Formica, era il 2005, Errico era presidente della Provincia. “L’ho visto per la prima volta- conclude Fiorillo- alla conferenza dei servizi alla Provincia, lui chiese di cosa si trattasse, gli dissero che era per l’ampliamento e lui risposte: quella discarica va chiusa non ampliata, fa parte del mio programma elettorale. Si alzò e andò via.”

Lucia Portolano

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