Fratelli d’Italia, a Brindisi ricompatta Alleanza nazionale. La Russa fa il pienone

BRINDISI- C’era tutta la vecchia Alleanza nazionale, mancavano solo Euprepio Curto e Nicola Di Donna. Poi c’erano tutti, ai quali si è aggiunto anche qualche azzurro. Il simbolo è quasi lo stesso, sfondo blu e un tricolore, e a quanto pare anche il contenuto. Cambia solo il nome, oggi diventa Fratelli d’Italia. Alleanza nazionale a Brindisi si ricompatta nel progetto che vede come leader nazionale Ignazio La Russa, e forse non se l’aspettavano neanche gli organizzatori così tanta gente all’hotel Orientale. Posti in piedi per ascoltare l’ex ministro alla Difesa del governo Berlusconi.  Che in realtà arriva un po’ intontito dal tour elettorale, tanto che sulle scale dell’hotel è convinto di stare a Bari, poi qualcuno gli ricorda che è arrivato a Brindisi.

“La mia candidatura in Puglia- afferma La Russa– un omaggio a Pinuccio Tatarella a chi ha inventato il centro destra in Italia. Il nostro è un nuovo progetto, il Pdl ha fatto tante cose buone, ma ci sono state delle storture. E noi siamo oggi suoi alleati, ma vogliamo portare i nostri valori e i bisogni della gente per dare delle risposte”.

 Per Brindisi candidato al quarto posto alla Camera Michele Saccomanno, senatore uscente del Pdl, nella lista è dopo i due leader nazionali La Russa e Meloni, e Marcello Gemmato. E come se fosse al secondo posto utile. “Questo è un impegno elettorale importante- afferma Saccomanno- è necessario raccogliere  e rappresentare i sentimenti di questo territorio”.

L’ex azzurro ha ancora il dente avvelenato, lui che nonostante fosse ancora nei termini non è stato riconfermato. “La meritocrazia nel Pdl non esiste- continua- Berlusconi in questi giorni ringrazia Cosentino, Dell’Utri, ma non ringrazia i fessi come noi che abbiamo lavorato in questi anni”.

Ricorda i suoi provvedimenti da assessore regionale all’Ambiente, con la installazione delle centraline dell’Arpa a Brindisi e Taranto. E poi l’ultimo provvedimento sugli ospedali psichiatrici giudiziari tanto da ricevere il plauso del presidente della Repubblica Napolitano.

Insomma il Pdl non sarebbe mai nato, perché non ci sarebbe mai stata l’integrazione tra An e Forza Italia, a denunciarlo è Livia Antonucci, ex vice coordinatrice provinciale del partito di Berlusconi.

Ma un riconoscimento importante nel nuovo progetto politico lo ha ottenuto anche il brindisino Massimo Ciullo, candidato al quarto posto al Senato. “La grande partecipazione di questa sera- sostiene Ciullo-è la dimostrazione che la fase dell’antipolitica è passata, la gente vuole partecipare, e vuole identificarsi con un progetto politico che ha dei valori. Questo è il vero centrodestra nazionale”.

E tra il pubblico si intravede Raffaele De Maria, Pino Specchia e Cesare Mevoli. Mentre il sindaco di Erchie Margheriti, ex Pdl,  da qualche giorno ha annunciato il passaggio della sua amministrativa al partito di Fratelli d’Italia.

 Lucia Portolano

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