Fratelli d’Italia si riorganizza, e a Francavilla candida l’ex capo del pdl Michele Iaia

BRINDISI- All’indomani della rinascita di Forza Italia, Fratelli d’Italia cerca di radicarsi sul territorio. L’anima ex An, che nel brindisino è rappresentata dal senatore Michele Saccomanno presenta la costituente provinciale del partito. Lo fa in una gremita sala Mario Marino Guadalupi  del Comune di Brindisi, alla presenza tra gli altri della portavoce Livia Antonucci e del coordinatore cittadino Roberto Quarta.

Durante l’iniziativa Saccomanno annuncia la candidatura di Michele Iaia a sindaco di Francavilla Fontana, il coordinatore cittadino del pdl diventa il candidato del partito fondato da Larussa e Meloni. “Lo abbiamo deciso questa mattina- afferma Saccomanno– Iaia è una brava persona, un volto giovane, competente che può governare una città come Francavilla”. Un doppio acquisto per Fratelli d’Italia, Iaia sino a ieri era alla guida degli azzurri nella città degli imperiali. Un’ emorragia che ha colpito il partito di Berlusconi in terra di Francavilla, soprattutto in riferimento agli esponenti più giovani,  come già accaduto con gli assessori Antonio Andrisano   e  Giovanni Di Punzio. Un pdl diviso al suo interno, con quattro candidati alle primarie per scegliere il candidato sindaco, spuntati dopo che i dirigenti avevano annunciato la candidatura del maratoneta Giacomo Leone.

Saccomanno a Francavilla Fontana non chiude però al centrodestra, o meglio alla nascente Forza Italia. “Iaia è il nostro candidato sindaco- spiega il senatore– lo presenteremo come tale al centrodestra, si può ragionare anche in ottica di primarie. Ma per noi lui il miglior nome spendibile”.

Fratelli d’Italia ci prova anche alle prossime elezioni amministrative di Ostuni e candida a sindaco il generale Gianfranco Coppola.

Insomma l’area di destra si rifonda, quell’anima che non si è mai riconosciuta nel Pdl, come poi ha dimostrato la storia del recentissimo passato. Saccomanno non molla, intende dare  ancora il suo apporto alla politica. D’altronde  all’orizzonte ci sono impegni elettorali importanti. “La politica non deve solo lanciare slogan e fare interventi sui giornali- spiega Saccomanno– deve dare le soluzioni. E’ facile dire chiudiamo la centrale Edipower. E poi cosa ne facciamo dei lavoratori? Servono idee, progetti e contenuti. E’ questo quello che vogliamo fare. Vogliamo confrontarci con i giovani, capire i loro punti di vista, trovare un dialogo, un linguaggio comune”.

Bisogna dare rappresentanza al territorio, essere al posto di guida altrimenti questo lembo di terra del sud resterà indietro, sarà inascoltato. Questo in sintesi il suo appello.

Lu.Po.

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