Furti e spaccate, sgominata la “Banda dell’Audi nera”: 5 arresti, una denuncia

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OSTUNI – Cinque brindisini sono stati arrestati dagli uomini del commissariato di Ostuni, guidato dal commissario capo Gianni Albano nella serata di ieri , giovedì 17 dicembre. Si tratta del 39enne Sebastiano Manni, del 22enne Rocco Roma, del 27enne Roberto Sgura, del 25enne Marco Vitale e del 47enne Lorenzo Zurlo. I 5 farebbero parte della cosiddetta Banda dell’Audi nera, che ha messo a segno diversi colpi in tutta la provincia di Brindisi.

MANNI
Sebastiano Manni
VITALI M.
Marco Vitale

I 5 fermati dovranno rispondere, a vario titolo, di furto e ricettazione di più di 60 chilogrammi di sigarette, alterazione di targhe, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Gli inquirenti, insieme al pom Giuseppe De Nozza, stanno vagliando l’ipotesi di attribuire ai 5 anche l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a furti e ricettazione. Un 22enne, F.C., è stato denunciato e indagato per favoreggiamento. I fermati sono tutti brindisini e già noti alle forze dell’ordine, tranne Zurlo.

SGURA Roberto
Roberto Sgura

L’operazione è scaturita da una lunga indagine di polizia giudiziaria condotta dagli agenti del commissariato di Polizia ostunese, che da tempo si muovevano per seguire le tracce della Banda. Per più di due mesi i poliziotti sono stati impegnati nelle indagini, con appostamenti e pedinamenti.

ROMA R.
Rocco Roma

Una volta individuato il presunto covo della banda, un casolare in contrada Iannuzzo, sulla strada provinciale che collega San Vito dei Normanni e Brindisi, gli agenti sono entrati nel vivo dell’operazione. Dopo un attento monitoraggio della zona, intorno alla mezzanotte di tra mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre gli agenti avrebbero osservato un gruppo composto da 4 auto dalle quali sarebbero scesi Manni, Roma, Sgura e Vitale.

Parcheggiate le loro vetture private, i 4 avrebbero preso dal covo un’auto, la nota Audi S6 station wagon nera. Appena i 4 sono saliti a bordo dell’auto, è scattato un vero e proprio inseguimento, che ha visto gli agenti del commissariato ostunese perdere le tracce della vettura nera su Brindisi, dopo essere giunti nel territorio di San Donaci.

“A quel punto – ha dichiarato il commissario capo di Ostuni, Gianni Albano – abbiamo chiesto l’implementazione del personale e ci siamo divisi in due tronconi: uno diretto all’area mercatale di Brindisi, dove avevamo monitorato la

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zona e visto movimenti sospetti, l’altro appostato nei pressi del capannone in contrada Iannuzzo, poiché sarebbero prima o poi tornati a prendere le loro auto private”.

Un’intuizione che ha premiato gli agenti. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 17 dicembre, i 4 sono tornati al capannone per riprendere le loro auto, ma non solo: Manni, Roma, Sgura e Vitale stavano, a detta degli inquirenti, per dividere di lì a breve gli oltre 60 chilogrammi di sigarette, quando sul posto è arrivato un Fiat Doblò, guidato dal 47enne Lorenzo Zurlo. Dal mezzo, sono sbucati più di 500 grammi di hashish: per gli investigatori, non è escluso che le sigarette servissero come mezzo di scambio per la droga.

È stato a quel punto che sono scattate le manette per tutti e 5 i soggetti. Nel frattempo, a Brindisi, gli agenti avrebbero scovato il garage in cui era custodita la Audi S6 station wagon nera: dal suo cofano, sono stati  recuperati tutti gli attrezzi atti allo scasso e utilizzati solitamente nelle spaccate. In particolare, una bombola di acetilene, utilizzata per far saltare gli sportelli Bancomat esterni agli istituti di credito, ma non solo: passamontagna, guanti e targhe che sarebbero state di volta in volta apposte su quella originale, che i 4 avrebbero modificato con del nastro adesivo per camuffarne i dati.

Dalla perquisizione effettuata da Zurlo, sono stati rinvenuti due fucili con matricola abrada, di certa provenienza furtiva. Tutte le vetture coinvolte (Audi S6 station wagon nera, le auto private diu Manni, Vitale, Sgura e Roma e il Fiat Doblò di Zurlo ) sono state sequestrate.

Per Manni, Roma, Sgura e Vitale l’accusa è di flagranza di reato per furto e ricettazione di più di 60 chilogrammi di sigarette, alterazione di targhe, possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso. Per loro si valuta l’associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione.

Per Zurlo l’accusa è di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi da fuoco di provenienza furtiva. Indagato il proprietario del garage di Brindisi, F.C., per favoreggiamento nei capi d’accusa dei 4.

In corso anche gli accertamenti per valutare se i crimini imputati ai 4 della Banda dell’Audi  possano essere attribuiti anche al quinto fermato, Zurlo. Tutti gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Brindisi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Uno di loro, però, avrebbe già confessato: nelle sue dichiarazioni, avrebbe detto che più di 20mila euro in sigarette sarebbero state rubate in un’azione compiuta a Salice Salentino.

BrindisiOggi

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