Gabellone in giudizio contro Ilva e Cerano, Confindustria: “inconcepibile”

LECCE- La Provincia di Lecce contro l’ Ilva e la centrale termoelettrica di Cerano. Lo ha annunciato il presidente della Provincia leccese Antonio Gabellone pronto ad intraprendere un’azione legale contro l’acciaieria di Taranto, dove si costituirà come parte lesa nel giudizio già esistente, e la centrale dell’Enel di Brindisi in un’azione nuova. A  supportare l’ente di palazzo dei celestini l’avvocato Francesca Conte che analizzerà i due casi per valutare se ci sono elementi utili per intraprendere un’azione in tribunale.

  Dopo questo annuncio arrivo l’attacco di Confindustria Puglia che esprime tutto il proprio disappunto nei confronti dell’iniziativa della Provincia di Lecce.

“Una posizione davvero inconcepibile  dichiara Angelo Bozzetto, presidente degli industriali pugliesi – in un periodo già così pesante e complesso per il sistema industriale che crea solo un ulteriore e sterile allarmismo e getta benzina sul fuoco. In questo momento, nel quale la magistratura sta intervenendo a causa di una politica che è venuta meno ai propri compiti, non appare opportuno che proprio la politica si appelli e ricorra ancora ad atti giudiziari per la difesa dei cittadini, delle imprese e del territorio. Gli stessi politici che sono pronti “giustamente” ad occupare le fabbriche e a difenderla quando gli imprenditori decidono di lasciare il sito industriale”.

La situazione di Taranto, Brindisi e dell’intera Puglia è già esplosiva e drammatica di per sé– continua Bozzetto- senza che ulteriori atti come quello preannunciato dal Presidente Gabellone, se emulati da altre Istituzioni locali, allarmino invano le cittadinanze, creando ansie ingiustificate al mondo dell’impresa e del lavoro. È una mina molto che va disinnescata al più presto per consentire alle imprese di continuare ad operare in un momento così difficile, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e della salute dei cittadini”.

 Brindisioggi

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