Giornata dell’autismo, “Tra le difficoltà, la gioia di avere Michela, bimba come tutte le altre”

MESAGNE – Michela è una ragazzina brillante, iperattiva e piena di vita. Nemmeno l’autismo, disturbo con cui vive da sempre, riesce a fermarla. L’attenzione del mondo si sofferma proprio oggi (2 aprile), nella giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, a rendere noti dati e a discutere di questo disturbo neuro-psichiatrico di cui sembra essere sempre troppo poco ciò che si conosce.

“Questa giornata dovrebbe essere un punto di partenza per fare passi in avanti nella ricerca, ma alla fine non è mai 2 aprile giornata mondiale consapevolezza autismoun giorno propositivo, con progetti  – ci racconta Monica Contessa, la mamma di Michela – Non è giusto parlare di chi è affetto da autismo come di bimbi che vivono in una bolla, che “vengono dalla Luna”: mi sembra un modo per crearsi un alibi, per dire alla gente che non si può far nulla. Mia figlia, invece, è registrata all’anagrafe del pianeta Terra. Il problema è che molto spesso l’isolamento di chi è autistico avviene perché non ci sono gli strumenti adatti per comunicare, né viene data loro la possibilità di esprimersi al meglio”.

La prima difficoltà emerge da subito. Michela non può frequentare la scuola media come i propri coetanei, perché manca l’assistenza specializzata: al suo arrivo dalle scuole elementari non si sapeva come approcciarsi alla ragazzina e alle sue esigenze. Le cose, col tempo, sono andate migliorando, ma senza un assistente formato per trattare con autistici. “Entra in classe alle 9 ed esce quando alle 12, quando alle 12.30. Tolta la buona volontà delle persone, manca il personale specializzato. Si parla spesso di rete, ma la rete non esiste. Grazie a Dio, a scuola ha attorno persone in gamba che hanno fatto in modo che si integrasse con il resto della classe”.

“Nonostante tutti gli ostacoli e le difficoltà, Michela è una figlia che regala gioia per ogni cosa che fa, per i piccoli passi in avanti che compie – dichiara Monica, sorridendo – Per noi l’ostacolo più grande è l’integrazione. Spesso per fare progressi bisogna rivolgersi al privato e riuscire ad avere a che fare con personale specializzato è una fortuna: molti si improvvisano, e i danni che si compiono sono superiori ai miglioramenti”.monica contessa michela autismo mesagne

L’isolamento degli autistici non deriva dalla patologia, perché ognuno di loro ha un modo per farsi comprendere, tanto che un giorno anche Michela ha espresso la voglia di muoversi, fare sport. “Mia figlia non sta ferma un attimo, per cui tra genitori abbiamo dovuto creare un’associazione sportiva, la A.s.d. Giochiamo insieme (di Brindisi, NdR), in cui i nostri ragazzi possano essere affiancati negli allenamenti di basket – ci racconta Monica – Michela ama andare in palestra, me lo fa capire in ogni modo, e grazie ai ragazzi delle Giovanili del New Basket Brindisi abbiamo avviato questo percorso. Quest’anno siamo riusciti anche ad avere la possibilità di far fare piscina ai nostri figli, sempre seguiti da personale specializzato”.

Michela, per il suo modo di essere, ha difficoltà a sottoporsi ad alcuni esami clinici. “Dovrebbe fare un elettroencefalogramma, ma dovrebbe stare immobile secondo i protocolli: non siamo attrezzati per ragazzi con il suo disturbo per questo tipo di esami”. Una ragazzina esuberante, che ama lo sport, ascoltare Max Gazzé  e J-Ax e che di stare ferma a colorare non ha proprio alcuna intenzione, con la voglia di fare mille cose che, però, non può fare. “Ci sarebbe bisogno di un affiancamento in ciò che fa, perché non viene dalla Luna, non è pazza: lei, come tutti gli affetti da autismo,è una bambina come tutte le altre”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Cara Monica, l’estate scorsa la ASL di Brindisi ha adottato una delibera a firma mia che antipava in linea di massima i contenuti del nuovo regolamento regionale approvato settimana scorsa dalla Giunta Regionale. Attendevano questo regolamento per migliorare ed integrare il nostro progetto di sostegno ai Vostri Angeli. La prossima settimana è mia intenzione iniziare a dare piena attuazione ed operatività al protocollo di sostegno. Vi assicuro che sarà uno dei miei impegni quotidiani supportarVi e assicurarVi il massimo sostegno con gli operatori della ASL ed altri operatori specializzati che assumeremo. Vi invito ad unirvi e a sollecitarci costantemente per migliorare il nostro lavoro e rendere una realtà ciò che oggi si è voluto con gli atti amministrativi e che Voi attendevate da tempo. È ora di muoversi tutti insieme! G. Pasqualone – Drettore Generale ASL BR

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