Primo giorno di scuola e l’Uds prepara lo sciopero: “Studiare non può essere un lusso”

BRINDISI – Primo giorno sui banchi di scuola per gli studenti di tutta Italia e l’Unione degli studenti si prepara già per la prima manifestazione che si terrà il 10 ottobre. Questa mattina davanti le scuole sono apparsi striscioni e negli istituti sono stati distribuiti volantini. “Studiare non può essere un lusso, i costi che le famiglie sono costrette a sostenere rappresentano la prima barriera per il libero accesso all’istruzione” dichiarano dall’Uds.

uds scuola  (3)Questa mattina è iniziato ufficialmente l’anno scolastico per la maggior parte degli studenti della nostra città, che si sono aggiunti a quelli del “Palumbo”, “Pertini”, “De Marco” e “Fermi-Monticelli”, e ai quali susseguiranno gli studenti del “Majorana”, ultimi a riprendere gli studi il 17.

Fin dal primo giorno  l’Unione degli Studenti in tutta Italia, ha lanciato un messaggio chiaro nelle scuole, con volantinaggi, striscionate e fotopetizioni: studiare non può essere un lusso, i costi che le famiglie sono costrette a sostenere rappresentano oggi la prima barriera per il libero accesso all’istruzione pubblica, e nella così detta “rivoluzione” promossa dal governo Renzi non è mai nominato questo disastroso problema.

Gli studenti sono pronti a costruire insieme la mobilitazione del 10 Ottobre, nella quale rivendicheranno con decisione un’istruzione gratuita, pubblica e di qualità.

“Siamo pronti a rivendicare alle istituzioni locali spazi sociali, trasporti, scuole sicure, e misure per abbattere il caro libri e favorire il libero accesso alla cultura”.

uds scuola  (1)Da oggi infatti, sono attive online le pagine facebook “se questo è un pendolare” (nata lo scorso anno) e “SOS edilizia scolastica” nelle quali raccoglieremo e daremo risalto alle denunce e segnalazioni degli studenti di tutta la Provincia.

“Siamo pronti, inoltre, a contestare il “piano scuola” del governo Renzi, con cui ancora una volta si apre il mondo dell’istruzione agli interessi dei privati, si riduce la democrazia e si accentra la governance scolastica e si va delineando una scuola aziendalistica, schiava delle logiche dei mercati.  Non è questo il modello di scuola che vogliamo. Il 10 Ottobre invaderemo le piazze riprendendo parola sul nostro presente e sul nostro futuro, entrando in scena. Il 10 Ottobre chiederemo una scuola libera, laica, pubblica e gratuita, scenderemo in piazza per welfare e reddito. La scuola non si paga e non si vende” concludono.

BrindisiOggi

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