Giuseppe Satriano è arcivescovo di Rossano-Cariati: grande festa a Brindisi- Video

BRINDISI – “Voi siete la mia nuova casa”. Con questa frase monsignor Giuseppe Satriano saluta i fedeli dell’arcidiocesi di Rossano – Cariati che sono venuti nel giorno della sua consacrazione ad arcivescovo.

La nomina, invece, era arrivata il 15 luglio scorso direttamente da Papa Francesco.

Migliaia di fedeli si sono dati appuntamento nel centro brindisino per un evento che unisce due zone del sud Italia come la Puglia e la Calabria: oltre che nella cattedrale, dove si è svolta la cerimonia, in tanti si sono dati appuntamento in piazza Duomo ed al teatro Verdi, dove sono stati allestiti due maxischermi. In cattedrale erano presenti autorità civili e militari del territorio brindisino e di quello calabrese, oltre ai parenti di Satriano, visibilmente commossi.

Ad officiare il rito, il cardinale Salvatore De Giorgi, assieme ad altri vescovi come quello di Brindisi ed Ostuni, Domenico Caliandro, colui che l’ha preceduto, Rocco Talucci, e chi invece ha preceduto Satriano a Rossano, Santo Marcianò, ora Ordinario militare per l’Italia.

La liturgia, spesso inframezzata dagli applausi dei fedeli, ha vissuto diversi momenti che normalmente non sono presenti in quella più “canonica”, come la presentazione dell’eletto, a cui ha fatto seguito l’omelia del cardinale De Giorgi, imperniata sulla figura di Dio come buon pastore, che dovrà essere il faro dell’operato di Satriano: “Lo ha scelto – ha detto De Giorgi sul nuovo arcivescovo – tra i figli della Chiesa di Brindisi-Ostuni per donarlo come padre a quelli di Rossano-Cariati, uniti qui, da un mare all’altro, nell’unico canto di lode e di benedizione al Signore”. Il cardinale ha concluso con un auspicio: “Il nostro augurio più splendido, fratello carissimo, è quello – ha concluso De Giorgi – che l’odierna liturgia esprime nelle preghiere della Chiesa e noi deponiamo tra le offerte dell’altare: possa tu esercitare per lunghissimi anni a servizio del gregge di Cristo il sommo sacerdozio in modo irreprensibile”.

Momento successivo, quello dell’impegno dell’eletto, quindi l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione per poi arrivare alla consegna degli abiti e degli oggetti sacri (libro dei Vangeli, anello, mitra, pastorale).

Non è mancato anche il saluto di Satriano una volta conclusa la celebrazione, rivolgendo la propria gratitudine a papa Francesco, al cardinale De Giorgi, alle figure ecclesiali presenti ed alle autorità. Il nuovo arcivescovo, inoltre, ha ricordato il passato nell’arcidiocesi brindisina e non solo, guardando alle esperienze a San Giorgio a Laisamis in Kenya e quelle nelle parrocchie della Santissima Resurrezione, di San Giustino De Jacobis e di San Francesco d’Assisi in Brindisi, nel Seminario Minore , quella nella Santissima Annunziata in Ostuni, e la Chiesa Madre di Mesagne.

L’ultimo pensiero, alla sua nuova comunità, parte della quale ha già avuto modo di incontrare durante l’estate: “Voi siete la Sposa che il Signore mi affida con amore- conclude – , come Suo amico e custode; voi siete il cuore palpitante del ministero che mi attende; voi siete la mia nuova casa”.

Francesco Trinchera

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