Gli oss precari chiedono la proroga del contratto: “Esistiamo anche noi”

BRINDISI –  Rischiano la loro vita e quella dei loro cari ogni giorno. Molti si sono contagiati ed anche i loro familiari. Sono gli operatori socio sanitari della ASl di Brindisi che chiedono di essere stabilizzati.  Sono i precari storici OSS in servizio a tempo determinato assunti – con differenti decorrenze – da propria graduatoria del 2009 prossimi al requisito dei 36 mesi, i quali, a differenza dei loro colleghi non hanno ancora ricevuto la proroga dei contratti di lavoro.

“E’ bene precisare, oltretutto – afferma Pancrazio Tedesco, segretario FP Ccgi – – che per uscire dalla pandemia servono assunzioni stabili e il rafforzamento e la ri-centralizzazione della sanità pubblica, che implica necessariamente una corretta e virtuosa della gestione delle risorse umane. Non è pleonastico ribadire anche che in seguito alla situazione di emergenza epidemiologica in atto, sono state emanate dalle competenti Autorità Nazionali e Regionali, normative e disposizioni recanti misure straordinarie ed urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da Covid – 19 e tra queste, disposizioni in materia di assunzioni straordinarie di personale, tra cui Operatori Socio Sanitari, per fronteggiare con la massima sollecitudine l’emergenza sanitaria in atto. Occorre poi considerare che il predetto personale ha acquisito esperienza e si è integrato nei vari modelli organizzativi tanto da poter garantire la continuità quanti/qualitativa dei servizi da erogare ai pazienti.

Il sindacato chiede al presidente della Regione Emiliano e al direttore generale della ASl di Brindisi di voler assicurare la proroga dei contratti di lavoro a tutti i precari storici, in modo tale che gli stessi non vengano considerati  eroi in modo astratto ma che tale parola si possa invece tradurre in atti concreti e consequenziali.

 

 

 

 

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