Gli studenti del Ferraris rischiano di perdere l’anno scolastico, troppe le assenze e le ore di lezione perse

BRINDISI- Rischiano di perdere l’anno scolastico i ragazzi dell’Ipsia Ferraris di Brindisi. Le ore di lezione dimezzate e le assenze a causa della chiusura della scuola potrebbero  pregiudicare  pesantemente la validazione dell’anno scolastico. In questo modo potrebbero non raggiungere il 50% dell’orario previsto dal piano ministeriale e quindi perdere l’anno.

La situazione  è molto precaria. Il Ferraris è stato chiuso perché inagibile lo scorso 16 ottobre. Gli studenti dapprima hanno fatto lezione per strada poi è stata chiesta ospitalità al Liceo Scientifico Fermi Monticelli, al quartiere Casale, dove durante il pomeriggio i ragazzi svolgono tre ore di lezione (dalle 15 alle 18). Tutto questo in attesa che la Provincia formalizzi con la Cassa Ragioneria un contratto di locazione che consenta di trasferire gli studenti del Ferraris all’interno dello stabile dove sino allo scorso anno vi era il Liceo Fermi.

Il CdA della Cassa Ragioneria che dovrebbe approvare il contratto è previsto il prossimo 8 novembre. Smaltita la fase burocratica sarà necessaria almeno una settimana per il trasferimento.

Nel frattempo gli studenti dell’istituto professionale hanno dovuto rinunciare alle attività laboratoriali, che sono fondamentali nel loro orario curriculare ed accontentarsi, quando è possibile, di svolgere tre ore di lezione il pomeriggio.

Diciamo quando è possibile poiché oggi gli studenti del Ferraris non hanno potuto svolgere neppure le tre ore presso il Fermi –Monticelli dove proprio durante il pomeriggio erano previste le elezioni dei rappresentati di classe dei genitori.

La dirigente scolastica del Fermi-Monticelli, Anna Maria Quarta, per evitare confusione ha chiesto agli studenti di rinunciare alle lezioni.

Dal canto suo la dirigente del Ferraris, Rita De Vito, oggi aveva deciso di far trascorrere ai suoi ragazzi una mattina presso l’oratorio dei Salesiani di Brindisi. La pioggia ha fatto saltare tutti i piani e per oltre un’ora i ragazzi sono rimasti sotto l’acqua aspettando che qualcuno desse loro un riparo. La dirigente De Vito ha chiesto aiuto alla Provincia che a sua volta ha messo a disposizione la biblioteca provinciale.

“E’ stato davvero mortificante- ha detto Rita De Vito- aspettare sotto l’acqua e non sapere dove andare. Un’ora siamo stati in attesa che qualcuno ci ospitasse”.

Oltre il danno, quindi, la beffa. I ragazzi non hanno una scuola ed in più rischiano di perdere l’anno.

Senza una scuola, gli studenti del Ferraris fanno lezione per strada: “Non  ci sono spiragli, è un dramma”“Noi ringraziamo la disponibilità della preside Quarta- dice Rita De Vito- e ci rendiamo conto dello sforzo che sta facendo. Apprezziamo anche la disponibilità delle Ferrovie Sud Est e della Stp che hanno aggiunto le corse per i nostri studenti che vengono dalla provincia di Brindisi. Ma questa situazione segna il fallimento delle istituzioni e dell’intera città che non hanno saputo difendere i diritti dei nostri ragazzi. In queste settimane io non ho visto nessuno scendere in piazza al nostro fianco”.

Lu.Pez.

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