Guadalupi non si candida: “Cedo il mio posto ma resto in politica”

BRINDISI –  E’ stato il consigliere comunale più suffragato alle scorse elezioni e anche tra  i più giovani, come da noi già anticipato qualche giorno fa Pietro Guadalupi questa volta  non parteciperà alle elezioni amministrative. Lo ha dichiarato ufficialmente oggi in una noto stampa. Guadalupi, prima Forza Italia, poi fittiano dopo la scissione ha deciso di cedere il passo almeno questa volta. Il suo partito in principio lo aveva anche proposto come candidato sindaco anche se mai ufficialmente. Il suo partito ha fatto l’accordo con la Lega e sostiene il candidato sindaco Massimo Ciullo. Lui non si candida ma resta in politica con suo padre Italo coordinatore cittadino dei fittiani. Riceviamo e pubblichiamo integralmente le sue ragioni.

“Ho atteso per comunicarne l’ufficialità. Ho riflettuto a lungo su questa decisione, sulla sua opportunità, valutando ogni aspetto sul percorso personale e politico. Oggi posso confermare la mia non candidatura alle prossime elezioni amministrative di Brindisi. Una scelta maturata in questi mesi, sofferta e consapevole, mentre si ricomponeva e scremava lo scenario di nomi, liste e alleanze in vista del voto amministrativo. Non mi candido al prossimo Consiglio comunale ma non derogo alla politica, mia profonda passione, perché ritengo che l’impegno in politica sia fatto di attenzioni, di proposte e di sensibilità, e non di protagonismi necessari e agognati. La politica non è fatta soltanto di ruoli, di seggi nelle assemblee, di nomine e di consensi, di veti incrociati e di giochi delle parti, per questo faccio un passo a fianco scegliendo un profilo differente, conservando la stessa tensione per un territorio che ha bisogno di uno shock culturale. Spero che i prossimi amministratori abbiano il polso giusto e la giusta considerazione per le attese del territorio, siano soprattutto capaci di anteporre Brindisi all’idea di controllare e gestire il potere. L’impegno per la politica mi ha ripagato, mi ha ripagato soprattutto la stima di molte persone, non solo i miei elettori, e credo che ogni tempo faccia le sue scelte e orienti le sue esperienze. Farò politica in modo discreto, quella politica fatta di attenzioni e di metodo, di vicinanza alle persone, ai giovani, e di organizzazione. Sarò nel mio partito, perché la politica è appartenenza ai valori nei quali credi e che ti segnano per sempre. Sono la tua formazione e ai punti cardinali non riesco a rinunciare. Credo in quella politica che sa esprimere visioni, che guarda all’orizzonte fornendo risposte, che sa essere il motore della speranza, che sa farsi interprete dei sogni di donne e uomini. Cedo il mio posto ma non la mia presenza, perché fare politica, se ci credi profondamente, non significa votare in un consiglio o partecipare ad una commissione. La politica, stavolta, voglio farla come piace a me. Ascoltando il territorio e facendo quel gioco di squadra nella quale non è necessario, né obbligatorio, portare sempre la bandiera.

BrindisiOggi

 

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