Happy Casa Brindisi con Virtus Segafredo Arena di Bologna cede sul finale e perde

BRINDISI-Esce sconfitta dalla Virtus Segafredo Arena di Bologna la Happy Casa Brindisi (90-82), lo fa dopo aver giocato una partita irresistibile nel primo quarto, pessima nel secondo quarto e a tratti volitiva negli ultimi venti minuti di gioco.

Le due squadre scontano alcune assenza (Redivo per Brindisi, Mannion e Belinelli per Bologna), ma si presentano in campo decise a onorare quello che per tutti è il big match dell’odierna giornata del campionato italiano di pallacanestro, pochi secondi dopo la contesa d’inizio e Brindisi travolge la Virtus non concedendo ai bolognesi la facoltà di comprendere quello che sta succedendo in campo, la Happy Casa gioca per dieci minuti un basket esaltante, di enorme efficacia offensiva e dai ritmi veloci che spinge la Virtus alle corde inerme di ogni possibile reazione, alla fine del quarto il vantaggio è fissato sul punteggio di (17-27).

Le luci sembrano spegnersi immediatamente nel periodo successivo, quando Bologna prende in mano le redini dell’incontro approfittando di un calo di concentrazione tra le fila dei giocatori brindisini che non riescono più a trovare il modo giusto di interpretare la partita, dall’altra parte Bologna stringe di molto le maglie difensive provocando nei brindisini una frattura nella corazza di sicurezza che le giocate del primo quarto avevano contribuito a creare.

La Happy Casa non trova più la via del canestro mentre la Virtus ora recupera fluidità e concretezza, Hervey inizia a segnare regolarmente dalla lunga distanza, Teodosic, Paiola e Tessitori contribuiscono a rendere ancora più netto il divario qualitativo tra le due squadre nel secondo quarto che segna non solo il recupero nel punteggio per la Virtus ma anche il sorpasso reso più profondo dal vantaggio di quindici punti (50-35).

Emerge piano nella ripresa il taglio caratteriale che in questi ultimi anni sulla panchina di Brindisi, coach Vitucci ha inteso imprimere al suo team, la ricostruzione della fiducia nei propri mezzi e la costanza a giocare ogni pallone come se fosse l’ultimo disponibile riportano Brindisi all’interno della gara anche se la Virtus non lascia mai trasparire l’idea o la possibilità di un cedimento, certo, in queste gare si avverte la sensazione che per poter competere contro avversarie di questo livello ci sarebbe bisogno di una profondità maggiore ma chi viene chiamato in campo non delude e quando mancano pochi minuti alla fine dell’incontro Brindisi riapre la gara, a quel punto la Virtus piazza un paio di giocate (l’ultima di Paiola che conclude in solitaria dopo aver rubato un pallone), che lasciano scorrere i titoli di coda sull’incontro che confermano Bologna quest’anno come prima pretendente al titolo alla pari con Milano, ma ancora una volta illuminano l’operato di un realtà operaia come la Happy Casa che costantemente in questi ultimi anni veste i panni dell’invitato di lusso al banchetto dei grandi.

 

Tabellini

Virtus Bologna: Weems 13, Hervey 20, Tessitori 10, Teodosic 14, Cordinier 13, Ruzzier 3, Alexander 3, Jaiteh 8. Allenatore: Scariolo.

Brindisi: Gaspardo 10, J. Perkins 9, Adrian 13, N. Perkins 18, Chappell 4, Zanelli 7, Udom 2, Visconti 2. Allenatore: Vitucci.

Arbitri: Sahin, Baldini, Capotorto.

Amedeo Confessore

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