I lavoratori DCM non mollano, secondo corteo a Bari

BRINDISI- A distanza di pochi giorni dal primo  il secondo corteo per le strade di Bari il Cobas contro i licenziamenti  nel mese di aprile dei lavoratori della DCM- ex GSE .Dopo il corteo il Cobas ha  partecipato alla Regione , su invito della Task Force Regionale sulla occupazione guidata dal Presidente Leo Caroli, ad una riunione  del Comitato di Monitoraggio su questa grave situazione. “La storia viene dal 2018  quando all’epoca il nuovo acquirente divise GSE in due società ,Dar e Dcm, la prima operativa e la seconda in attesa di una ripresa lavorativa , cosa mai avvenuta .Al punto tale che lo stabilimento Dar insieme ad un altro stabilimento brindisino il gruppo Dema in questi giorni aveva deciso di chiudere; decisione ora cambiata in una possibile vendita  da parte del gruppo Dema- dice Bobo Aprile del Cobas-Dopo una lunga discussione le parti sono  addivenute ad essere d’accordo  su 2 punti che alimentano piccole speranze di una ricollocazione lavorativa dei dipendenti DCM ,prossimi a fine Aprile a licenziamenti definitivi senza avere nessuna possibilità di salvataggio.

Alla fine della riunione il Presidente Leo Caroli ha così spiegato la posizione condivisa da tutti:  La costituzione di un “bacino di professionalità” formato dai lavoratori DCM che possono essere chiamati a lavoro in caso di assunzioni da tutte le società del settore aeronautico brindisino; con gli  auspici che il possibile nuovo acquirente oltre al lavoro già esistente possa portare qualcosa di suo e ricomprendere così anche i lavoratori DCM.

Il 12 Aprile il gruppo Dema sarà a Napoli in tribunale per un possibile concordato  da cui può partorire l’acquisto di Dar di un possibile acquirente ,qualificato nel corso della riunione come la società Italsistemi che è una  società del settore aeronautico  di caratura nazionale.

–         La Regione Puglia sosterrà eventuali percorsi di ricollocazione lavorativa con misure di sostegno  economico  e di formazione professionale al passo con i t empi.

“Sono ancora in ballo, ci  ha spiegato il Presidente Leo Caroli, 23 milioni del vecchio patto per la chimica che possono essere utilizzati per aziende che vogliono investire a Brindisi- dice il sindacalista- Abbiamo lasciato la sala della Regione Puglia con una piccola speranza in più e  la certezza di non mollare; obiettivo è quello  di salvare i lavoratori DCM e le loro famiglie” .

BrindisiOggi

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