I lavoratori della Santa Teresa, Nubile e Sanitarservice a Bari chiedono l’intervento di Emiliano

BRINDISI- Santa  Teresa, Nubile , Sanitarservice, le vertenze brindisine approdano a Bari, i lavoratori, domani 16 febbraio, saranno davanti alla sede della Regione Puglia, in concomitanza dei lavori del consiglio regionale per incontrare il presidente Emiliano.

Al fianco dei lavoratori il sindacato dei Cobas. I lavoratori hanno già ricevuto l’impegno da parte del presidente ad interessarsi alle loro vertenze ma gli rappresenteranno il  bisogno di stringere sui tempi.

“I lavoratori della ditta Nubile non percepiscono stipendi da mesi ed il licenziamento arriva tra pochi giorni .L’ingresso della nuova azienda Amiu appare sempre più lontana, anche alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno portato al sequestro degli impianti- racconta Bobo Aprile-  Per i lavoratori della  Santa Teresa  riteniamo fondamentale   l’intervento della Regione  attraverso progetti che durino nel tempo , a fronte di una situazione delle province che vede tra pochi mesi la loro definitiva chiusura .Così  come realizzammo lo scorso anno quando furono evitati 15 licenziamenti di lavoratori della Santa Teresa con il sostegno del Commissario Prefettizio per la Provincia di Brindisi , Cesare Castelli , e  di  Leo Caroli , allora assessore regionale al lavoro . Ed in prospettiva sosteniamo la idea di un definitivo  passaggio della Santa Teresa sotto le ali della Regione Puglia”.

 A tutto questo si aggiunge la difficile situazione dei   40 lavoratori della ditta Nubile.

I lavoratori confidano  nella interlocuzione con Emiliano ed il sostegno del Commissario Prefettizio al Comune di Brindisi , Cesare Castelli , per tornare al lavoro al più presto per ripristinare gli impianti e   bonificare  le discariche.

“Chiederemo inoltre ad Emiliano , in qualità di assessore alla sanità- dice ancora Bobo Aprile- il ritorno al lavoro di questi precari della Sanitaservice a cui il contratto a tempo determinato è stato chiuso anticipatamente , secondo noi in modo illegittimo.

Insomma c’è tanto da discutere ma soprattutto da trovare una soluzione per 200 famiglie”.

BrindisiOggi

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