I netturbini litigano con il Comune, e Specchiolla diventa una discarica a cielo aperto

SPECCHIOLLA – CAROVIGNO – Non è solo colpa dell’insolito maltempo di questi giorni se ancora non ci si sente in estate: si presuppone, infatti, che, alle soglie della bella stagione, le località marittime di villeggiatura siano linde e pinte, pronte per accogliere i turisti e i pendolari del mare. Erbacce, asfalto eroso dalla pioggia e dal salmastro, cumuli di immondizia non dovrebbero vedersi mai per le vie delle marine dei Comuni ma men che meno a giugno inoltrato. Specchiolla, una delle marine di Carovigno, quest’anno sembra essere, invece, del tutto impreparata all’accoglienza, almeno stando agli ammassi di spazzatura disseminati qua e là per le sue vie principali.

rifiuti specchiolla - carovigno - brindisi (1)I villeggianti, almeno i primi giunti a inaugurare la bella stagione, sono già arrivati al punto di rottura, stanchi di non vedere neanche l’ombra del servizio per cui pagano profumatamente il Comune di Carovigno. «La situazione va avanti così da maggio – racconta il proprietario di una villetta – il servizio va a singhiozzo e gli operatori non ritirano i rifiuti che si ammassano in strada». Il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, a Specchiolla, prevede il ritiro porta a porta, secondo un calendario comunale, delle varie tipologie di immondizia. Se i turni saltano, la gente dovrebbe essere costretta a tenersi la spazzatura in casa, cosa poco igienica e molto scomoda.

«In molti, qui, posseggono un giardino e riescono a far fronte alle “pause” dei netturbini ma chi non ha questa fortuna, si vede quasi costretto a gettare in strada l’immondizia, col risultato che anche i viali principali sembrano delle discariche a cielo aperto». I villeggianti, nei giorni scorsi, si sono anche rivolti ai vigili urbani di Carovigno i quali hanno detto loro che i netturbini sarebbero in polemica con l’amministrazione, senza fornire ulteriori indicazioni. «Ci hanno solo detto che, forse, sabato passeranno a ritirare i rifiuti. Il problema, ormai, non si risolve in un giorno: bisogna che superino le loro beghe per garantirci il servizio per cui paghiamo fior di quattrini al Comune. Non è possibile, a giugno inoltrato, tenere una località di mare in queste condizioni».

BrindisiOggi

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