Il brindisino Matteo Spagnolo entra nel firmamento NBA, a 19 anni scelto dal Minnesota

BRINDISI- Non è stata una notte come le altre quella appena trascorsa per gli appassionati italiani di pallacanestro, il Draft NBA del 2022 ha infatti regalato al movimento cestistico nazionale  ben tre scelte: Paolo Banchero da Duke University scelto alla prima assoluta dagli Orlando Magic, Banchero che ha la madre americana e il padre di origini italiane aveva scalato nelle ultime ore le prime posizioni del draft convincendo alla fine il front office dei Magic che hanno portato in Florida un potenziale All-Star, poi Gabriele Procida talentuoso esterno della Fortitudo scelto alla 36 dai Portland Trail Blazers che decideranno se ospitare nello stato dell’Oregon il ragazzo italiano o se lo stesso per il momento continuerà la carriera in Europa, infine, ma primo per importanza nel cuore dei brindisini, Matteo Spagnolo che centra il bersaglio perfetto dopo la stagione alla Vanoli Cremona via Real Madrid e viene scelto alla numero 50 dai Minnesota Timberwolves.

Anche per Spagnolo verranno valutate le diverse opportunità non sappiamo ancora se i Timberwolves lo lasceranno crescere all’interno oppure se l’atleta brindisino per il momento continuerà a giocare in Europa, sicuramente i suoi margini di miglioramento sono ancora ampi e Matteo ha già dimostrato di possedere qualità comportamentali e gestionali non comuni circa la gestione del suo talento.

Spagnolo che nasce in una famiglia di cestisti (auguri a papà Fabio e mamma Valeria), inizia presto la sua relazione con la palla da basket e da subito appare come un predestinato che dopo aver illuminato i campi della provincia brindisina parte per Roma dove alla Stella Azzurra (centro nevralgico dello sviluppo dei talenti italiani e non), inizia ad aggiungere i tasselli necessari alla crescita umana e sportiva, il suo nome circola tra gli addetti ai lavori e nel giro di poco tempo il Real Madrid orfano di Luka Doncic scelto dai Dallas Mavericks nella NBA vede nel prospetto brindisino un talento su cui puntare nel futuro.

In Spagna Matteo diventa un giovane adulto con la corretta attitudine e uno spirito sempre presente a se stesso costruisce e definisce ancora meglio il suo talento fino a quando la storia dei nostri giorni lo porta a Cremona per il suo debutto nel campionato italiano dove nel contesto anonimo della squadra emerge e brilla per personalità e genio evidenziando una inclinazione ancora maggiore per la comprensione del gioco, quindi la scelta di dichiararsi al Draft NBA, una lotteria vera e propria dove ancora oggi gareggiano i migliori prospetti al mondo, essere scelti alla numero 50 (ci stava qualcosa in più), è motivo di grande orgoglio, ora, ovunque scelga di allacciarsi le scarpe (se nella città di Prince e degli Husker Du oppure in un altro luogo), avrà sicuramente tempo e propensione mentale per migliorarsi ancora.

Long may you run Matteo.

 

Amedeo Confessore

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