Il comandante Nigro: “Troppi incidenti…ci vuole amore verso se stessi”

INTERVENTO-Non potendo ne assolutamente volendo intraprendere la strada delle ipotesi che hanno portato alla ingenerosa ed improvvisa  morte di due giovanissimi cittadini brindisini con il ferimento di altri due nell’abitato urbano di un comune della vicina provincia di Lecce , necessita    però          ritengo ( nuovamente ) , di qualche breve considerazione che , in qualche modo , contribuisca , o possa contribuire a sensibilizzare ( ancora di più ) noi tutti allorquando guidiamo .

E ‘ evidente che l’autoveicolo è un mezzo di spostamento che è sempre al nostro servizio ; esso segue la nostra volontà di guida e quindi quella rispettosa delle regole di guida . Il veicolo , posto al limite , purtroppo non perdona l’errore umano . Certo potrebbe essere lo  stesso –  veicolo –  , ma raramente ritengo , la causa tecnica di un sinistro ma risulterebbe un fatto imprevedibile ed imponderabile . Ponderabile e  molto , è il nostro volere cosciente , il nostro stile di guida , le nostre emozioni nella guida e quelle che ci pervengono , se presenti , dai passeggeri e quindi dagli amici specie se immaginiamo il mondo dei giovani con le loro ansie , gioie , aspettative e desiderata e quindi con una forte “collusione” , se pur tentata ,  dei sentimenti di gioia e spensieratezza  .

In quest’ottica e con queste premesse , nel clima sommesso che vuole esprime vicinanza , personale ed istituzionale , alle famiglie che piangono i loro giovani cari , che bisogna aumentare ,  esponenzialmente , ogni forma di comunicazione sociale e partecipazione didattica convinta , anche da parte dei soggetti istituzionali formativi , alla prudenza ,  primaria regola di guida sia in città che fuori di essa ; “prudenza e diligenza sempre sentinelle e guide di stile di vita  nella guida” .

Infine considerare sempre quanto sia indissolubile la gioia di vita e quanto bella lo sia se vissuta pienamente e con rispetto – per se stessi e per gli altri – ma quanto possa essere posta in pericolo dallo sprezzo della velocità non commisurata ai luoghi od alle condizioni di visibilità o della strada  .

Tanti , troppi i gravi incidenti stradali e tanti troppi gli interventi legislativi a correzione ed a reprimere – sempre più – le fattispecie normative sin’anche con l’imminente varo di quella ,  penale ,  denominata dell’omicidio stradale con un forte interessamento    dell’elemento    soggettivo ( coscienza e volontà , dolo e colpa ) del reato .

 

Forse rimane un’unica strada maestra : una buona dose di consapevolezza reale dell’amore , vero , verso se stessi .

 

Inutile , infine , soffermarmi , in questa sede , sui casi di condotte di guida con stati psico fisici alterati : è evidente che saltano , qui , tutti i freni inibitori……… ma non solo  .

 

Teodoro  Nigro

comandante la Polizia Municipale città di Brindisi

 

 

 

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