Il Pd prende le distanza dall’assunzione di Sergi e ribadisce la diffida sul simbolo, Iaia in consiglio: “Resto nella maggioranza”

BRINDISI- “Il Pd non ha condiviso l’assunzione del figlio del consigliere comunale Luigi Sergi nello staff del sindaco. Chiunque sostenga questo atto lo fa a titolo puramente personale”. Lo dice chiaramente la commissaria del Pd di Brindisi Alessandra Antonica. Che ancora una volta come partito prende le distanze da un’azione del sindaco Consales e da tutti coloro che l’hanno appoggiata e condivisa. “Il pd ha preso nettamente le distanze da questo provvedimento- aggiunge la commissaria- quindi nessuno può sostenerla per nome e per conto del partito”. Ovviamente questo vale anche per i due assessori (nominati precedentemente dal Pd)  che hanno varato l’atto in giunta.

antonica pdInsomma nessuno in questo caso parli per conto e per nome del Pd almeno chi ha sostenuto l’assunzione di Antonio Sergi. “Nessuno pensi- afferma ancora Antonica- che qualcuno possa utilizzare, simbolo, storia e valori del partito democratico al solo fine di sostenere una maggioranza numerica”.

A buon intenditore poche parole.  La storia politica amministrativa di Brindisi degli ultimi mesi corre su un filo molto sottile che vede protagonista il partito democratico e il suo gruppo consiliare.  Due realtà nette e distinte. Per l’Antonica resta il documento ufficiale del 27 dicembre scorso quando il segretario regionale del Pd Michele Emiliano ha diffidato ad utilizzare il simbolo del partito qualora le delibere in consiglio comunale non fossero valutate caso per caso, che tradotto significa appoggio esterno. Da allora non è stato convocato ancora nessun consiglio. E’ chiaro che l’atteggiamento del gruppo consigliare  dovrà seguire questa linea di partito altrimenti non potrà utilizzare il nome.

L’assunzione del figlio di Sergi ha fatto molto discutere. Una questione di opportunità, in molti sottolineano. Il padre di Antonio Sergi sino a qualche mese fa all’opposizione è tornato improvvisamente nella maggioranza approvando il bilancio di Consales, dando quel voto necessario per proseguire l’attività amministrativa.

iaia-d'andriaIntanto in maggioranza c’è qualche cambio. Dopo la decisione del Consiglio di Stato al posto di Giampiero Epifani (Area popolare) ritorna Raffaele Iaia (udc), che non fa parte del gruppo dei centristi fedeli a Consales. Ma Iaia assicura: “Sono stato eletto nel centrosinistra e resterò da questa parte e nella maggioranza. Fermo restando la necessità di rilasciare Brindisi e di discutere e fare quadrato sulle opportunità della città.” Il voto di Iaia è fondamentale per una maggioranza che ha perso quattro consiglieri, Antonio Elefante (Pd), Francesco Cannalire, Francesco Renna e Salvatore Giannace.

Consales ha bisogno di 17 voti, fondamentali per andare avanti. Se l’amministrazione dovesse cadere prima del 19 febbraio prossimo si rischia di andare ad elezioni nella prossima primavera.

Lucia Portolano

1 Commento

  1. Speriamo, auspichiamo, ardentemente desideriamo ( almeno la Brindisi brava e onesta, lavoratrice e sofferente, quella che non dà voti a delinquenti) che quanto descritto nell’ultimo rigo dell’articolo si AVVERI e la nostra sciagurata città riemerga dalla attuale cloaca.

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