Il primario di Medicina: “No D’Attis non mi vergogno di difendere i miei colleghi e di aver deciso di salvare vite”

pietro gatti

BRINDISI – Il parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis durante una sua diretta Facebook per annunciare che presenterà due interrogazioni parlamentari sull’ospedale Perrino di Brindisi e sulla residenza anziani il Focolare cita anche un post del primario di Medicina (reparto Covid) del Perrino, Pietro Gatti che difendeva l’operatore degli operatori sanitari e dell’ospedale.  D’Attis dice a  Gatti di vergognarsi, perchè ammette in quel post che ci sono stati degli errori iniziali.  Il parlamentare si riferisce  al passaggio del medico quando questi dice: “Ci sono stati degli errori? si non tutto è perfetto  – aveva scritto il primario – ma abbiamo a che fare con una condizione in cui nessuno si è mai venuto a trovare e quindi gli errori vanno corretti in corsa. Unico dato vero da quanto uscito fuori è che è’ esistito un problema tamponi, ci sono stati grossi ritardi, ma legati ad approvvigionamento di reattivi e a difetti organizzativi iniziali. Ora si sta procedendo discretamente. Si può migliorare, sempre. Non possiamo mollare ora che vediamo la luce alla fine del tunnel e le curve statistiche la fanno intravedere”.

Il primario di Medicina che da oltre 50 giorni  lavora nel reparto Covid e fa parte della task force per le residenze sanitarie nominate dalla Asl oggi risponde su Facebook a D’Attis e spiega perché non si vergogna.

“Oggi ho subito un attacco politico dall’onorevole D’Attis che si è dimenticato che politico non sono – scrive Gatti – Si tratta di una di quelle persone che dieci giorni fa mi dava dell’eroe e anche allora sbagliava perché non lo sono e non lo sono mai stato, bensì sono e sarò sempre un professionista che fa il proprio dovere. L’onorevole D’Attis ha forse una laurea in medicina per affermare quanto detto? Mi dovrei vergognare di aver difeso l’operato dei tanti professionisti che stanno dando l’anima  nei reparti COVID? Mi dovrei vergognare di aver annientato la mia vita privata per dare tutto me stesso insieme a tante altre persone che mi affiancano in questo momento per curare i pazienti COVID? Mi dovrei vergognare di mantenere fede al giuramento fatto al momento della laurea? No caro D’Attis non mi vergogno e le dirò di più, non mi vergogno neanche di aver abbandonato mia moglie che ancora, dopo 38 anni mi aspetta, non mi vergogno di aver paura di avvicinarmi alle persone che amo perché potrei veicolare il virus, non mi vergogno di nulla, mi vergogno solo di coloro che per fini propri vogliono strumentalizzarmi senza aver provato neanche un minuto cosa vuol dire lavorare con i pazienti COVID, stare vicino ad un paziente COVID. Non faccio questo post per difendermi, non lo devo fare perché in Italia siamo tutti liberi di esprimere il proprio pensiero e tutti liberi di trarre le proprie conclusioni. Chi sta in trincea sa cosa deve fare e non vede l’ora di andare in poltrona per riposarsi e non per parlare”.

5 Commenti

  1. Gentile dottore.
    Nessuno ha attaccato gli operatori sanitari dei quali ella si erge inutilmente a paladino.
    D’attis non la ha criticata per il suo lavoro in corsia, né per quello encomiabile dei sanitari brindisini, ma per la difesa a spada tratta di una direzione generale motivatamente criticata da più parti , per scelte ritenute assolutamente inadeguate e dannose.
    È proprio il suo aver voluto MINIMIZZARE le responsabilità di chi comanda, anzi esaltandone l’operato , a fronte di una situazione sanitaria disastrosa, che ha potuto ingenerare indignazione .

  2. D’attis chi era costui? ah si quello che prende 20.000 euro al mese per dire sta roba. Ogni altro commento è superfluo

  3. Il dottore Gatti conosce, penso, che la stragrande maggioranza della società civile ha favorevoli concetti e grande stima per gli operatori sanitari tutti riconoscendo il lavoro in Prima linea che svolgono. Penso che il deputato Mauro DAttis abbia un grande apprezzamento per medici e paramedici e personale tutto, e che le eventuali interrogazioni siano un avallo alla pubblica accusa rivolta da tutte le organizzazioni ed associazioni sanitarie nei confronti di quel direttore generale barese che farebbe bene a visitare almeno una volta il Nosocomio del Perrino per rendersi conto del lavoro che viene svolto.

  4. PROFESSOR GATTI NON SI DEVE VERGOGNARE DI NULLA !!!! AVENDO AVUTO IN CURA MIA MADRE,ABBIAMO VISTO ,LA SUA PROFESSIONALITA’E UMANITA’VERSO I SUOI PAZIENTI E IL RISPETTO DEI LORO FAMILIARI…..CONTINUI SEMPRE ALLO STESSO MODO ,NEL SVOLGERE IL SUO LAVORO,PERCHÉ LO FA CON VERA PASSIONE E AMORE….

  5. No, Prof, non si vergogni. Chi l ha conosciuto prima dell emergenza Covid sa bene quale sia il suo rigore professionale e la sua infinità umanità. Grazie per tutto.

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