Il sindaco: “Monetti e Luperti restano, io non mi dimetto sino a quando avrò con me i consiglieri votati dalla città”

BRINDISI- “Non azzero nulla. E non appena sono venuto a conoscenza di questa decisione del Pd regionale ho chiamato i due assessori Luperti e Monetti ed ho chiesto loro di non dimettersi.” Risponde così il sindaco Mimmo Consales alla decisione ufficializzata dal segretario regionale Michele Emiliano e sottoscritta dalla commissaria cittadina Alessandra Antonica con la quale si chiedono le dimissioni dalla giunta dei due assessori in quota al Pd Lino Luperti e Tonino Monetti e la valutazione e la votazione caso per caso delle delibere portate in consiglio comunale.” Per il momento si tratta di una presa di posizione solo della segreteria regionale, il gruppo consiliare del Pd, escluso Antonio Elefante, non ci sta alle richieste di Emiliano. Il capogruppo del Pd Salvatore Brigante invoca un chiarimento , e come statuto chiede di rispettare l’autonomia territoriale (ma sulla posizione di Brigante e del gruppo ci soffermeremo in un altro articolo).

Ma anche senza appoggio del Pd Consales intende andare avanti nel suo percorso amministrativo. “Non mi dimetto- dice il sindaco- sino a quando avrò l’appoggio dei consiglieri che sono stati votati dalla città.” Insomma avanti anche senza il simbolo del Pd qualora si dovesse arrivare alla rottura politica.

Secondo Consales questo accanimento di Emiliano su Luperti è dovuto solo al suo cognome, o meglio al fatto che sia figlio di Tonino Luperti, considerato in passato, ai tempi di Emiliano magistrato, uno dei boss della criminalità organizzata brindisina. Oggi Consales lo ha ribadito nella conferenza stampa sul bilancio sociale dell’ente, per questo ha detto: “In giunta io non ho un solo Luperti, ma 10 Luperti”.

Vi proponiamo un’intervista video al sindaco di Brindisi Mimmo Consales

Lu.Po.

1 Commento

  1. Avete visto? Altro che mollare o quantomeno barcollare!! Le fauci sono ben serrate, strette, avvinghiate.Una piccola correzione dove si legge : ” ..votati dalla città..”. Credo che la dizione esatta sia : VOTATI DA UNA PARTE DELLA CITTA’ che, tra l’altro, in rapporto agli aventi diritto, non è neanche maggioritaria.

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