Il titolare di Guna: “Mai ricevuta ordinanza di abbattimento, le nostre opere tutte autorizzate”

BRINDISI- In merito alle notizie diffuse dal Consorzio di Torre Guaceto sull’ordinanza di abbattimento da parte del Comune di Brindisi di alcune presunte opere abusive dello stabilimento balneare di Guna Beach a ridosso della riserva naturale riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica del titolare del Guna Massimiliano Di Cicco.

“Mi preme chiarire, in ordine alle notizie pubblicate in questi giorni, con cui è stato preannunciato l’abbattimento dello stabilimento balneare Guna Beach in località Apani di Brindisi per asserite contestazioni di abusi edilizi scaturenti da un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi del Comune di Brindisi, visto il risalto mediatico dell’informazione e l’erroneità di quanto divulgato, che quanto riportato è assolutamente erroneo.
Alcuna ordinanza di demolizione è stata notificata alla società “AccaDueO” per l’abbattimento di opere e/o strutture abusive insistenti sull’area ove sorge lo stabilimento balneare Guna Beach.
È necessario, dunque, chiarire che lo stabilimento balneare Guna Beach insiste su area demaniale regolarmente assentita senza soluzione di continuità da anni e le strutture che costituiscono lo stabilimento sono state regolarmente autorizzate sotto il profilo urbanistico e paesaggistico.
Dalle informazioni divulgate, assolutamente fuorvianti, ne è scaturito un gravissimo danno per lo stabilimento Guna Beach, struttura nota e apprezzata dai turisti che frequentano le spiagge pugliesi, ingiusto nella misura in cui i fatti riferiti sono stati associati all’attività imprenditoriale connessa allo stabilimento pur non risultando, dall’ordinanza indicata, l’abbattimento di strutture inerenti lo stabilimento Guna Beach.
Peraltro, l’ordinanza del Comune di Brindisi riguarda situazioni per le quali sono stati già forniti, nelle competenti sedi amministrative, tutti i chiarimenti tecnici e giuridici opportuni e, comunque, anche avverso l’ordinanza di ripristino stato dei luoghi ci si riserva la tutela, nella sede amministrativa giudiziaria competente, riferendosi a fatti e circostanze meritevoli di chiarimenti non essendo stato posto in essere alcun abuso o modifica dello stato dei luoghi sia sotto il profilo paesaggistico che ambientale neppure su tali siti che, si ribadisce, non riguardano lo stabilimento Guna Beach.”

BrindisiOggi

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