Immigrati bruciati dal sole: 174 i bambini, alcuni in ospedale

BRINDISI – sbarco profughiSono cominciate subito dopo l’attracco della nave fregata Scirocco a Sant’Apollinare leimmigrati bambini1 operazioni di soccorso dei 751 migranti, 76 sarebbero le donne e 174 i bambini e minori, salvati a largo delle coste africane dagli uomini della Marina Militare. Secondo quanto riferito dal comandante Mauro Panebianco, alla guida della fregata, gli oltre 700 profughi caricati a bordo sarebbero stati recuperati in acqua in due distinte operazioni: una risalente a ieri mattina e l’altra a martedì pomeriggio. In entrambi i casi, i migranti erano stati fatti imbarcare su dei motopesca. Il primo raggiunto dalla Scirocco ne ospitava 530, l’altro, i restanti. Le operazioni di soccorso si sono svolte in acque internazionali, al centro del mediterraneo. «Una volta terminate le manovre di recupero dei profughi – racconta Panebianco – ci siamo diretti alla massima velocità verso le coste italiane, in attesa che il governo ci indicasse Brindisi come luogo di sbarco».

profughi brindisi4Stando ai racconti forniti dai migranti, alcuni di loro sarebbero partiti da un puntoimmigrati ambulanza indefinito della costa egiziana 5 giorni fa. Il costo del biglietto, sempre da informazioni raccolte dai marinai a bordo della Scirocco, ammonterebbe a qualche migliaio di dollari. «I nostri uomini – prosegue Panebianco – oltre alle attività di soccorso, svolgono anche attività investigative per fornire elementi utili all’autorità giudiziaria di terra. Sono tuttora in corso azioni congiunte di verifica coi magistrati per individuare la presenza di eventuali membri di organizzazioni criminali dedite a questo tipo di traffico». Secondo i primi dati derivanti dallo screening in corso, la stragrande maggioranza degli uomini, delle donne e dei bambini a bordo della Scirocco sarebbe siriana. Da un punto di vista sanitario, la situazione è sotto controllo: molti i malori legati al caldo registrati dai soccorritori del 118 dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. I volontari, i medici e gli infermieri hanno allestito un Pma, posto medico avanzato, per trattare efficientemente i casi più urgenti.

profughi brindisi2immigrati bambiniUna donna incinta è stata trasportata d’urgenza in ospedale con minacce d’aborto: fino a ieri sentiva il battito del cuore del bimbo che porta in grembo; oggi, complice una serie infinita di fattori, non è più percettibile e si teme per la vita del piccolo. Anche tre bambini si trovano al Perrino: uno presenta ustioni dovute al sole; un altro, oltre alle brutte bruciature, sarebbe stato picchiato a bordo del barcone con cui è partito dall’Africa e l’ultimo avrebbe contratto la rosolia, malattia infettiva non grave ma che, in condizioni così estreme, potrebbe farsi seria e diffondersi tra i compagni di sventura del ragazzino ammalato. Come era facilmente prevedibile, i migranti giunti a Brindisi questa mattina non hanno quasi nulla, neanche le scarpe: la Croce Rossa sta provvedendo a distribuire ciabatte ai profughi.

profughi brindisi1La macchina organizzativa, di fianco a quella del soccorso, sta già lavorando per immigrati bambini 3 smistare il carico umano tra le varie strutture disponibili all’accoglienza presenti sul territorio: secondo alcune fonti, in 250 dovrebbero trovare alloggio tra la tendopoli di Restinco e il Green Garden di Carovigno, strutture già coinvolte nell’accoglienza in altre simili occasioni, altri 250 dovrebbero essere smistati nel leccese, 50 a Bari, 200 a Foggia, 150 in Abruzzo. Le scene cui stanno assistendo operatori e forze dell’ordine in servizio a Sant’Apollinare questa mattina hanno dello straziante: la massiccia presenza di bambini, dai neonati in fasce fino a ragazzini di qualche anno, coi volti rigati dalle lacrime salate ormai seccate dal sole, non può lasciare indifferenti e i presenti non dimenticheranno facilmente i volti degli uomini, delle donne e dei piccoli che tanto stanno soffrendo in questi momenti. Intanto, però, la macchina dell’accoglienza non si può fermare. Le operazioni di soccorso e di screening medico continuano senza sosta.

Foto Damiano Tasco

Lucia Portolano-Maurizio Distante

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