Incastrati dal GPS a Porto Cesareo mentre rubano un’auto, 4 arresti

MESAGNE – Sarebbero stati beccati mentre rubavano un’auto a Porto Cesareo: sono 4 le persone fermate ed arrestate dagli agenti del Commissariato di polizia di Mesagne, guidato dal Vice questore aggiunto Rosalba Cotardo. Da tempo i 4 soggetti erano sotto controllo delle forze dell’ordine, che ne seguivano spostamenti e le frequentazioni.

arresti mesagne Iurlaro
Fabio Iurlaro
arresti mesagne Rubino
Gianluca Rubino

Nello specifico, gli arrestati sono Alessandro Carone, 34 anni e Gianluca Rubino, 25 anni, di Mesagne; Valerio Mingolla di 26 anni di Oria, come Fabio Iurlaro, oritano di 28 anni, ai domiciliari.

Nelle prime ore del mattino di oggi (9 febbraio), il sistema di localizzazione satellitare GPS in uso alla Polizia avrebbe segnalato la presenza di Carone, Rubino, Mingolla e Iurlaro a Porto Cesareo, località marina di Nardò.

arresti mesagne Mingolla
Valerio Mingolla
arresti mesagne Carone
Alessandro Carone

Gli agenti avrebbero beccato i 4 mentre provavano ad impossessarsi di una Fiat Punto Evo grigia parcheggiata per strada. Già forzata la serratura, gli arrestati non sarebbero riusciti a mettere in moto l’auto, provando ad azionare il motore in altro modo.

Un tentativo fallito sotto gli occhi degli agenti, che hanno perquisito la vettura con cui si erano mossi, una Smart For Four, a bordo della quale i poliziotti hanno rinvenuto 8 centraline, cacciaviti, chiavi inglesi e alterate, un gira tubi e due ricetrasmittenti usate per le comunicazioni e per sfuggire alle intercettazioni degli investigatori.

Stamane, a Mesagne e Oria, sono scattate anche le perquisizioni nelle abitazioni dei fermati, nelle quali sono stati rinvenuti oggetti che rientrerebbero nelle liste di merce rubata e denunciata alla Polizia: un decespugliatore, una moto sega a scoppio, 4 bidoni in zinco con 50 liri ciascuno d’olio e un compressore.

Per Carone, Rubino e Mingolla si sono aperte le porte del carcere di Lecce, mentre Iurlaro è stato assegnato ai domiciliari a Oria, come disposto dal pm di turno, il sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci.

Le azioni del gruppo, che si muoveva ben organizzato, potrebbe far pensare ad un modus operandi già messo in pratica altre volte e ben radicato: non si esclude, quindi, che i 4 abbiano potuto essere i responsabili di altri furti. Anche per questo, continuano le indagini della Polizia di Mesagne.

BrindisiOggi

3 Commenti

    • Come non darti torto, vanno a rubare alle prime mersone che lavorano! Perché il lavoro non lo conoscono, non gle l’hanno insegnato! Insieme al educazione.

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