Incendio al giornale, il direttore Basile: “I nostri articoli hanno dato fastidio a qualcuno”

CAROVIGNO- Qualcuno voleva azzittire il suo giornale. Qualcuno voleva spegnere la Lanterna del Popolo. Ne è convinto il direttore del mensile di Carovigno, Domenico Basile. L’incendio scoppiato ieri sera alle 20 all’interno della redazione in via Verdi 15 non è accidentale, secondo il giornalista, proprietario della testata “la lanterna del popolo”, qualcuno ha appiccato le fiamme. Un attentato  all’informazione, contro i suoi articoli che nell’ultimo tempo potevano dare fastidio a qualcuno. “Sono convinto che si tratti di un incendio doloso- spiega Basile- qualcuno voleva azzittire la Lanterna del Popolo. Un giornale che voleva essere un faro per la comunità. Ma qualche articolo degli ultimi mesi ha dato fastidio. Non è una coincidenza che l’incendio si sia verificato il 30 novembre, noi l’1 di ogni mese andiamo in distribuzione. Ed invece è stato distrutto tutto ciò che serve per andare in stampa”.

Negli ultimi mesi il giornale di Basile aveva adottato una linea editoriale critica nei confronti dell’attuale amministrazione guidata da Mimmo Mele. Articoli un po’ scomodi sulla tutela ambientale, salvaguardia dei beni monumentali e sull’affidamento di alcuni servizi. “ Nelle ultime uscite abbiamo cercato di raccontare la mala amministrazione- dice Basile- di alcuni atti e affidamenti che abbiamo ritenuto illegittimi, avvenuti con modalità e atteggiamenti impropri.”.

All’indomani di quello che per lui è un vero e proprio attentato, il direttore di Lanterna del popolo è amareggiato e deluso, e non sa cosa ne sarà del suo giornale. “Sono deluso e amareggiato- conclude- quando ho creato questo giornale, a Carovigno non c’era nulla. Volevamo essere un faro, avevamo questa mission, quella di accendere una luce sui fatti della città per informare la gente. Oggi mi chiedo se ho fatto bene. Cosa accadrà non lo so. Devo riflettere”.

Domenico Basile sino al 2013 si occupava dei servizi di comunicazione per l’amministrazione comunale, un rapporto nato quando al governo c’era il centrodestra con il sindaco Vittorio Zizza. Una volta cambiata l’amministrazione il suo contratto non è stato più rinnovato.

 L’incendio di Basile è solo l’unico di una lunga sequela di atti intimidatori verificatosi nella città della nzegna negli ultimi mesi.

Lucia Portolano

1 Commento

  1. E solo uno schifo e continuano a mandare forze dell’ordine a fare cosa? Le multe ai ragazzi senza casco su un due ruote ,o al contadino che torna dalla campagna.mi fate schifo.Signor basile nn si attenda

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