Indagine epidemiologica: “A nulla sono servite 10220 firme, la maggioranza occupata alle poltrone”

BRINDISI- Le  10220 firme raccolte non hanno ottenuto una risposta. A due anni dalla consegna delle firme sulla richiesta di un’indagine epidemiologica al sindaco Mimmo Consales niente è stato fatto. La denuncia arriva dal movimento Brindisi Bene comune che lamenta alcune inefficienze in campo ambientale dall’Amministrazione comunale.   “ Ebbene dopo due anni nulla è successo- scrive Riccardo Rossi, consigliere comunale BBC- Non è stato neanche sufficiente lo stanziamento per l’indagine epidemiologica  nel bilancio del 2013  di 64 mila euro con la promessa di arrivare a centomila, grazie ad un emendamento fatto proprio anche dal Sindaco.     Eppure durante la campagna elettorale tutti i candidati, e quindi anche Consales, avevano dichiarato che una volta eletti avrebbero realizzato l’indagine epidemiologica.”.

Ma non solo non è stata data una risposta a quella firme ma lacune si registrerebbero, secondo BBC, in tutta l’ emergenza ambientale e sanitaria della città.  “Nessun atto amministrativo- continua Rossi- è stato prodotto nel procedimento di VIA presentato da A2A-Edipower per bruciare carbone e rifiuti nella centrale di Brindisi Nord nel porto di Brindisi.  Nessun parere e nessuna richiesta di riduzione del carbone è stata formulata in sede di riesame AIA per la centrale Federico II dell’Enel , riesame tutt’ora aperto per richiesta della Regione Puglia. Nessuna iniziativa sulle ripetute accensioni delle Torce del Petrolchimico. Nessuna ordinanza di chiusura per la discarica di rifiuti speciali di Formica.”

 Nonostante quello ambientale sia tema caldo per una città che ospita una delle più grandi aree industriali del mezzogiorno, con tre centrali, inserita tra i siti di interesse nazionale il Comune di Brindisi da otto mesi non ha un assessore all’Ambiente . Argomento attuale visto che il sindaco è alla prese con la nomina di nuovo esecutivo. Il quarto nella storia della sua amministrazione. “E come non notare che da ormai otto mesi- aggiunge l’esponente di Bbc- non abbiamo un assessore all’ambiente,  così come non è stato previsto alcun concorso per individuare un dirigente del settore Ambiente del Comune e tale ufficio che deve gestire le problematiche autorizzative e di controlli di  uno dei più grossi poli industriali italiani è assolutamente  carente viste le pochissime unità di personale dedicate. A due anni di distanza da quel 24 luglio 2012 il copione non è cambiato i problemi sono tutti lì, mentre ci si prepara alla quarta giunta in due anni, ovvero l’ennesima spartizione di posti e poltrone.”

BrindisiOggi

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