Inquinamento e tumori a Brindisi la Regione istituisce la commissione d’indagine

BARI- Una commissione d’indagine conoscitiva per valutare l’inquinamento da attività industriali nell’area di Brindisi e  provincia (con particolare riferimento al Petrochimico)  e l’eventuale collegamento con l’insorgenza della patologie tumorali e di altro genere. E’ quanto ha deciso la quinta commissione consiliare su proposta del consigliere regionale brindisino Eupreprio Curto, che ha chiesto anche di recuperare i risultati di un’indagine già condotta al riguardo dalla magistratura tra le fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, nonché di procedere a breve con un sopralluogo della commissione nelle aree interessate, dando la disponibilità a lavorare anche nel mese di agosto. La richiesta di Curto è giunta a seguito della presentazione  alla Procura della Repubblica di un esposto firmato da sei cittadini brindisini affetti da tumore al sangue. Un primo passo per portare all’attenzione sui casi di Brindisi, per capire, accendere un faro e trovare risposte ad alcune domande, ad alcuni dubbi sulla possibile correlazione tra l’incidenza dei tumori su questo territorio e l’inquinamento dei terreni, della falda e dell’aria.

Il presidente della V commissione Donato Pentassuglia ha espresso la necessità di ricollegarsi al lavoro già svolto in merito dalla stessa commissione in ordine all’emergenza ambientale di Taranto, con la differenza che ora sono disponibili ulteriori strumenti di indagine, a cominciare dalla Valutazione del danno sanitario.
A quest’ultima ha fatto riferimento anche Alfredo Cervellera  (SEL) che ha espresso la necessità di procedere immediatamente all’accertamento della stessa per l’area di Brindisi, atteso peraltro che non vi è alcun impedimento al riguardo, a differenza di quanto è successo con l’ILVA di Taranto per la quale una specifica disposizione nazionale ha procrastinato lo svolgimento della VDS al 2016.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*