La boxe piange il campione Franco Zurlo: “E’ stato un esempio per i nostri giovani”

BRINDISI – Il mondo della boxe piange Franco Zurlo, leggenda azzurra e brindisina della nobile arte. Il pugile si è spento ieri all’età di 77 anni all’Ospedale Perrino di Brindisi, sconfitto da una malattia che aveva fronteggiato per troppo tempo e contro cui, purtroppo, ha perso la sua sfida più importante.

Zurlo, noninato Cavaliere dello Sport, ha iniziato con la Pugilistica Rodio prima di entrare, sempre da ragazzo, nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro dove ha ottenuto i primi importanti successi, coronati nella medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Tokyo del 1964. Una volta professionista, ha vinto il suo titolo più importante, quello di campione europeo, vittoria che lo ha definitivamente consacrato nel panorama puglistico italiano. È rimasto in attività fino a 40 anni, prima di trasferirsi negli Usa. Tornato a Brindisi negli anni 2000, ha continuato ad allenarsi con la Pugilistica Rodio fino alla scoperta della malattia che lo ha tenuto lontano dal ring. I funerali si svolgeranno oggi presso la chiesa Ave Maris Stella, al rione Casale, alle ore 17.
Fabio Pignataro, ha voluto ricordarlo e omaggiarlo: “È stato un grande uomo oltre che un grande campione, e non è una frase di fatto – ha detto l’ex tecnico della Pugilistica Rodio- ha fatto tanto per il pugilato brindisino e lascerà un vuoto incolmabile nella sua città natale ma anche in tutto lo sport italiano ed europeo. Mi commuovo anche a dirlo, ci mancherà tantissimo, era un esempio per tutti i giovani. Lui ha fatto la storia”.
Antonio Solazzo

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