La corruzione pesa come un macigno sul nostro futuro

INTERVENTO/Il 1° rapporto elaborato dal Governo Europeo sulla corruzione dipinge un quadro allarmante per l’Italia. La corruzione infatti incide sul nostro PIL al 4% distraendo, sperperando risorse pubbliche per 60 miliardi essenziali per la crescita, talvolta precludendo alle imprese lo stesso spazio di operatività!

Siamo fanalino di coda nella capacità di monitoraggio del fenomeno e nella stessa “percezione” dello stesso! E’ un fardello la corruzione che lacera il nostro tessuto socio-economico soffocando la libera concorrenza commerciale con favoritismi perpetrati dai pubblici ufficiali a scapito del “bene comune e delle competenze tecniche” che hanno causato una recrudescenza negli ultimi anni di appalti pubblichi pilotati lucrando persino su strategie umanitarie come nel caso della ricostruzione all’Aquila! Ritengo di fronte a questi numeri impietosi che sia giunta l’ora di ridestare le nostre coscienze dal torpore su questo tema cruciale per il nostro futuro! Occorre rafforzare le norme anticorruzione inasprendo le sanzioni deterrenti per reati come il falso in bilancio (depenalizzato dalla destra berlusconiana) e dirimendo nodi irrisolti come la prescrizione rapida, l’autoriciclaggio, il voto di scambio! Gli organi di controllo risultano inefficaci e anche una buona legge come la 190 del 2012 che ha puntato a spostare il piano d’azione dalla repressione alla prevenzione non può risultare incisiva senza un impegno virtuoso nell’attuazione della legge vigilando affinché tutti gli enti pubblici , i Ministeri nominino il responsabile della prevenzione alla corruzione! È un vulnus la corruzione endemica che comprime gli investimenti esteri nel nostro Paese e che sommata a processi farraginosi per punire il torbido e l’illegalità inibisce il nostro naturale sviluppo! Dobbiamo farci carico come partito di un’iniziativa propositiva che punti ad introdurre le operazioni sotto copertura come avviene negli Stati Uniti con i test d’integrità guidati da agenti in incognito per contrastare il fenomeno delle mazzette! Il rispetto delle regole passa da una più rigorosa attività di controllo che permetta di attenuare le cause di rischio che risiedono nell’attività d’intermediazione! La questione morale deve essere un capisaldo della nostra azione politica per imprimere una svolta risolutiva sul fronte  dell’etica pubblica auspicata da tanti nostri cittadini ed elettori

Antonio Friscina

responsabile Welfare e Legalità, Pd Brindisi

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