La mensa inizia il 15, ma solo dopo un mese il Comune ha chiesto alla Asl di preparare i menù

BRINDISI – La mensa nella scuole di Brindisi è partita ieri in un solo istituto, quello del centro, gli altri dirigenti scolastici hanno scelto di attendere che tutti i menù siano pronti affinchè gli studenti possano consumare  tutti insieme, senza esclusioni, il pasto a scuola.  Sabato pomeriggio il sindaco Riccardo Rossi aveva annunciato in conferenza stampa che l’8 ottobre il servizio mensa poteva partire ma solo per il menù standard, restavano fuori 330 bambini che necessitano di menù speciali perché intolleranti ad alcuni alimenti. L’Asl ha fatto sapere di aver bisogno almeno di una settimana di tempo per  poter stilare e controllare tutti i menù speciali. Il Comune solo il 5 ottobre scorso ha fatto sapere alla Asl che delegava  loro per la elaborazione dei piani alimentari.

Il 4 settembre, un mese prima, la Asl aveva inviato una nota al Comune in cui si illustrava il nuovo regolamento regionale in materia di ristorazione scolastica. In questo è previsto che i menù possano essere preparati dal Comune o dalla stessa Asl. A tal proposito l’azienda sanitaria avrebbe chiesto all’amministrazione comunale quale fosse il suo intendimento, ma per due volte non avrebbe ricevuto risposta.  Solo il 5 ottobre (la mensa sarebbe dovuta partire l’1 ottobre) il Comune avrebbe fatto sapere alla Asl di delegare i suoi uffici alla stesura, ovviamente per fare questo i dirigenti sanitari hanno risposto di aver bisogno di qualche giorno di tempo. Intanto Rossi per risolvere in parte il problema ha chiesto l’intervento del direttore generale dell’Asl Pasqualone, e in poche, tra venerdì e sabato, si è riusciti a ultimare il menù standard. Ma questa soluzione parziale non è piaciuta ai dirigenti scolastici, che non intendono creare differenze tra i bambini.

“Ancora al momento non c’è stata comunicata una data certa dell’inizio della mensa – spiega Girolamo D’Errico, dirigente scolastico del comprensorio Bozzano – ma quasi tutti i presidi hanno deciso di non creare differenze e di attendere che tutti i menù siano pronti affinchè tutti i bambini possano iniziare insieme. Riteniamo però paradossale che sia stata scaricata la colpa ai dirigenti scolastici, noi non abbiamo scelto per autonomia, noi siamo esecutori del servizio”.

foto repertorio

Lu.Po.

 

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