La moglie di Vantaggiato arriva camuffata e non parla, il 20 in aula Parato

BRINDISI– Entra con il viso quasi tutto coperto, un cappello con una visiera e uno sciarpone chiaro avvolto intorno alla bocca.  Giuseppina Marchello, moglie di Giovanni Vantaggiato, si siede al banco dei testimoni ma si avvale della facoltà di non rispondere.Quasi irriconoscibile tanto che il presidente della Corte d’assise Francesco Cucchiara  le chiede di  farsi riconoscere, ma lei sposta solo leggermente la sciarpa e dice: “Per favore”. Poi niente, decide di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Nuova udienza questa mattina al tribunale di Brindisi del processo per la strage alla scuola Morvillo- Falcone, dove è rimasta uccisa la  giovane Melissa Bassi. Chiamata a testimoniare non solo la moglie di Vantaggiato, ma oggi è stato il giorno anche della moglie di Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna che l’imprenditore di Copertino ha tentato di ammazzare a febbraio del 2008, piazzando un ordigno esplosivo sotto la sua casa. Maria Carmela Ursi ha raccontato l’esplosione del 24 febbraio 2008 erano circa le 9,00 quando ha visto la bicicletta rossa sotto casa, dove Vantaggiato aveva legato l’ordigno poi lo scoppio e suo marito  a terra ferito gravemente in fin di vita. La donna dice di non aver mai visto l’imprenditore di Copertino nella sua vita, solo dopo i video mostrati in tv , le è venuto in mente che un uomo simile a Vantaggiato lo aveva incontrato qualche giorno dopo lo scoppio alla Morvillo Falcone nella scala del suo palazzo, lui saliva, lei scendeva.

Tra le testimonianze getta invece un velo di mistero quella di Francesca Pietrafitta, la ragazza che abita vicino la scuola, che dice di aver visto la notte tra il 18 e 19 maggio intorno all’una e trenta, mentre tornava a casa, un uomo che posizionava il bidone blu,  “Era di un metro e settanta e piazzato. Non somigliava a l’uomo del video”, afferma la donna. E’ proprio a questa testimonianza che il procuratore Cataldo Motta si riferiva  nella prima udienza quando parlava del mistero su un complice, ma non ci sarebbero altre conferme.

In aula sono state poi ascoltate le proprietarie di alcune abitazioni vicino la scuola che hanno ricostruito i momenti immediatamente dopo l’esplosione, entrambe hanno riferito di aver visto un uomo simile a Vantaggiato andare verso il lato opposto da dove scappavano tutti.

Tra i testimoni anche il comandante della caserma dei Carabinieri di Copertino Savatore Giannuzzi , questi ha elencato i precedenti penali di Vantaggiato, una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale nel 1990 perché durante i controlli non ha voluto esibire il libretto di circolazione dell’auto, nel 2005 una denuncia penale per truffa, era stata trovata acqua nel gasolio venduto ad un imprenditore di Nardò, e poi la denuncia per truffa della Guardia di Finanza per dei conti che non tornavano tra carburante venduto e dichiarato, quella che lo lega alla vicenda Parato.

L’udienza è stata riaggiornata al 20 febbraio prossimo durante la quale sarà sentito Cosimo Parato,  e saranno mostrate le immagini del chioschetto antistante la scuola, il giorno dopo saranno chiamati a testimoniare i poliziotti della questura di Brindisi, e il 28 febbraio si partirà con l’audizione dei testi delle parti civili.

Lucia Portolano

 

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