La mozione di sfiducia non passa, D’Attis: ” Consales fa compravendita di consiglieri”

BRINDISI – Nove firme, legalmente non sufficienti a chiedere la discussione in consiglio comunale della sfiducia al sindaco Mimmo Consales, ma necessarie a prendere le distanze da questa amministrazione in maniera netta e chiara. A firmare la mozione, la seconda in ordine di tempo, presentata oggi sono Mauro D’Attis, Giovanni Brigante, Roberto Fusco, Riccardo Rossi, Massimiliano Oggiano, Giampiero Pennetta, Cosimo Elmo, Pietro Guadalupi e Pietro Santoro. Rispetto alla prima conformazione dell’opposizione mancano le firme di Ilario Pennetta e Antonio Pisanelli, oltre che di Massimiliano Cursi ormai passato alla maggioranza da mesi. “Non siamo uniti su programmi o idee – ha spiegato D’Attis – ma su un obiettivo: la città ha bisogno di tornare a votare. Consales è in un tunnel di disperazione e sta cercando di coprire singolarmente la sua maggioranza chiamando i consiglieri, anche di opposizione. Cerca una maggioranza che politicamente non ha più. I consiglieri di Nuovo centro destra e Noi centro si sono auto dichiarati osservatori responsabili: siano davvero responsabili e riconoscano che è inutile continuare”. Poi D’Attis ha raccontato di telefonate ricevute da Maurizio Colella, in cui il consigliere diceva di essere disposto a firmare la mozione solo come 17esimo (ossia per avere le dimissioni di Consales) e del neo assessore Antonio Ingrosso. “E’ parente del consigliere Francesco Renna – ha detto D’Attis – e mi ha confermato che la sua estrazione politica di destra resta immutata nonostante questo incarico”. A sostegno dell’idea presentata da Forza Italia, anche gli altri tre candidati a sindaco. Giovanni Brigante, che si è rifiutato di firmare la prima mozione per una presunta “questione morale”, è intervenuto al telefono chiarendo che la sua volontà è quella di ritornare a votare per il bene dei brindisini. “Innanzitutto dovremmo capire per quali ragioni è stata aperta la crisi – ha precisato invece Fusco – e la mozione è l’unico strumento per arrivare a fare chiarezza. Poi dovremmo anche capire chi sta con la maggioranza”. Sull’assenza tra le firme dei due eletti con Fli, Euprepio Curto ha spiegato che non rispondono al loro elettorato. “A loro chiedo un atto di responsabilità – ha voluto precisare il consigliere regionale – ma, al contempo, invierò al prefetto una richiesta affinchè interessi la procura per una possibile compravendita di consiglieri comunali, al pari di ciò che è avvenuto per i senatori”. Ma Curto ha precisato anche che questa sua volontà di “moralizzare la politica brindisina” si riferisce a quella del capoluogo. Infine Riccardo Rossi, di Brindisi Bene Comune, ha condannato la “modalità” con cui Consales e Ferrarese stanno facendo politica in città.

Francesca Cuomo

1 Commento

  1. A prescindere dalla mozione di sfiducia,credo che siano maturi i tempi affinchè il fantomatico primo cittadino esca una volta per tutte allo scoperto!!mi spiego;1 aveva annunciato una conferenza stampa per spiegare la telenovela riguardante la società news,2 giorni fa l ennessima uscita sulla stampa che annunciava spiegazioni sulle dimmissioni dell ex vice sindaco Paola Baldassare,3 altra spiegazione doveva essere legata ai vari interventi della sezione digos della polizia…Nex di queste è avvenuta…Alla luce di tutto ciò si continua a fare rimpasti ed accuse gratuite, a svantaggio di una città sull orlo del fallimento!!

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