La presa in giro, anche la Marina militare di Brindisi declassata, Cgil: “Le istituzioni facciano qualcosa”

BRINDISI- Arriva un ulteriore  declassamento dell’ente Marina militare (Maristanav)  Brindisi che diventa reparto di Taranto. Lo ha deciso lo Stato Maggiore Marina.

I sindacati esprimono preoccupazione. “Lo stupore nasce dal fatto che, non più tardi di due anni fa- scrive il segretario generale Cgil Antonio Macchia- lo Stato Maggiore Marina aveva  fattivamente manifestato la volontà di voler investire su Brindisi tanto da promuoverla a terza base navale dopo La Spezia e Taranto,  riconoscendole  autonomia amministrativa rispetto alla base di Taranto.”

Gli anni di battaglie  condotte sul territorio da CGIL, CISL e UIL  non erano dunque state vane,  tanto che lo Stato Maggiore Marina  aveva finalmente preso atto delle enormi potenzialità  del sito  di Brindisi, sia in considerazione della posizione logistica che ne fanno una finestra sui paesi Balcanici , sia per le enormi potenzialità derivanti dalle eccellenti maestranze presenti,  considerate un patrimonio da non disperdere poichè specializzate  nella  manutenzione delle unità navali ormeggiate  a Brindisi.

Brindisi conta  circa  1200 addetti tra personale civile e militare.

Macchia fa notare come in occasione della recente visita istituzionale onorevole Duranti (componente della Commissione Difesa alla Camera dei deputati), i sindacati di categoria  avevano manifestato soddisfazione per la confermata volontà di rilanciare  l’ex Arsenale di Brindisi e avevano chiesto impegni ben precisi in questa direzione, tra cui lo sblocco del turnover, proprio al fine di trasmettere il patrimonio di competenze acquisite e creare così le condizioni per farne un volano per l’economia dell’intero territorio.

“Il declassamento a reparto di Taranto dell’ente Marina Militare di Brindisi- aggiunge Macchia- stabilito dallo Stato Maggiore Marina, a decorrere dal primo gennaio 2017, va nella direzione opposta e rappresenta un ulteriore  riprova della scarsa attenzione   della classe politica dirigente verso il territorio Brindisino – da  anni – già martoriato da crisi economica lancinante. È giunto il momento in cui tutte le rappresentanze politico-istituzionali interessate assumano un ruolo centrale nella programmazione dello sviluppo del territorio per interromperne la sua lenta agonia.”

BrindisiOggi

 

 

2 Commenti

  1. Sembra di risentire quella frase che ricorre spesso nei film d’azione , di fantascienza e simili: quando l’aeroplano, l’astronave o simile sta per sfracellarsi, esce il solito “intelligente ” della situazione che grida: ” Moriremo tutti, fate qualcosa..”. Nella fattispecie dell’articolo, le cosiddette “istituzioni” cosa dovrebbero fare? Cosa hanno fatto? Sono mai state capaci di fare “qualcosa”, quel “qualcosa” che dovevano fare, che avrebbero dovuto fare e che invece NON HANNO voluto fare, che NON HANNO saputo fare? Ed ora, nel crepuscolo dei carrozzoni di stato ( scritto sempre con lettera minuscola in quanto considerato tale dallo scrivente) , si cerca un aiuto, un aiuto da chi oramai molla tutto e indignitosamente si ritira. Finirà anche quest’altra realtà di assistenzialismo e di spesa pubblica allegra e scellerata. Ed il Sud, incapace ed infingardo, paga ancora e sempre il prezzo più alto.

  2. SENZA VOLER ESSERE TANTO PESSIMISTA ORMAI LA NS CITTÀ È UN COMUNE DELLA PUGLIA IN PROVINCIA DI LECCE.TARANTO.FOGGIA.BARI.MANCA BAT.BASTA RICORDARE TUTTO QUELLO CHE È STATO TOLTO E TRASFERITO IN QUESTE CITTÀ. CITO QUALCOSA.QUALCUNO PUÒ AIUTARMI.AEREOPORTO MILITARE .SAR.ECC.BANCA ITALIA.UFFICI.TRAGHETTI.AEREOPORTO ANCHE SE C’È INCREMENTO GRAZIE A DIO.AUTORITA’PORTUALE.BASI NAVALI. IL COMPARTO AEREONAUTICO.PRENDETE UNA FOTO VECCHIA DELLA DIFESA E VEDRETE QUANTE NAVI ALLA FONDA.MI FERMO.IL RESTO LO DEVONO FARE CHI VIENE ELETTO A ROMA. BUONA SERATA
    DA UN SEMPLICE CITTADINO DI BRINDISI

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