Lancio di pietre contro i pullman della Stp, i lavoratori: “Incrementare la tutela per il personale e gli utenti”

BRINDISI – Lancio di pietre contro i pullman della Stp. E’ accaduto nei giorni scorsi al quartiere Paradiso a Brindisi. Alcune pietre sono state lanciate contro gli autobus della linea 3 e 4.  Sulla vicenda le R.S.A. della FILT-CGIL Brindisi chiedono  non solo a nome dei propri iscritti, ma anche a nome di tutti gli operatori di esercizio della società, che vengano adottate tutte le misure necessarie ad impedire che tali eventi si ripetano al fine di tutelare prioritariamente l’incolumità e la sicurezza del personale e, contemporaneamente, l’efficienza dei mezzi aziendali che, colpiti dalle sassaiole, vanno ad aggiungersi al numero di quelli da riparare rendendo sempre più esiguo il numero dei bus efficienti in circolazione. “Quanto accaduto – aggiungono dal sindacato – si traduce in disagio per chi utilizza regolarmente il servizio di trasporto pubblico offerto dalla S.T.P. di Brindisi nonostante gli sforzi che vengono svolti quotidianamente per mettere in linea tutti i mezzi necessari a coprire le linee esercite. Infine, si chiede la stessa maggiore tutela anche per gli operatori di esercizio extraurbani che devono, purtroppo, affrontare le stesse disavventure lavorative dei loro colleghi delle linee urbane. Siamo fiduciosi che le autorità competenti della Provincia e del Comune di Brindisi si attiveranno per prevenire e reprimere questi episodi di grave violenza verso chi svolge un servizio di pubblico interesse”.

1 Commento

  1. Sembra di tornare indietro di 40 anni, quando i ragazzini facevano le stesse cose e si appendevano ai pullman. La differenza sostanziale è che ora siamo nel 2021 e abbiamo la caserma dei vigili urbani nel rione. Se nessuno fa nulla per migliorare il problema della sicurezza e il controllo della città, sarà difficile risolvere il problema. Il rione paradiso poi, è continuamente al buio e quando qualche volta lo abbiamo segnalato ai vigili urbani, ci siamo sentiti rispondere in modo ironico. Allora, se chi ci dovrebbe tutelare e farci sentire al sicuro ci prende in giro, come possiamo risolvere la questione?

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